La città per noi

Un Campidoglio senza laici


.Le elezioni  nazionali e locali hanno lasciato sul campo un deserto senza diritti civili . Il Paese č stato consegnato a una maggioranza conservatrice e padronale, l'amministrazione locale ha premiato soprattutto il conformismo, la xenofobia e il particolarismo.  In un colpo solo, sono scomparse dal Parlamento la concezione laica dello Stato e il libero confronto delle idee,  la riflessione sui contenuti e  il rispetto delle differenze, la partecipazione alla vita civile e forse anche l'identitą nazionale.  Ma nonostante questo l'inefficace opposizione che ha superato lo sbarramento continua ad autorappresentarsi, a negare il rispetto delle  posizioni differenti, chiedendo addirittura   un'omologazione maggiore.A Roma come altrove, la laicitą delle istituzioni e i diritti civili  in campagna elettorale sono stati messi da parte dalla giunta entrante. Avrebbero potuto essere anni di conquiste sociali e civili, saranno invece, probabilmente, gli anni  di una grave  perdita di terreno della democrazia e dei diritti. Eppure credo che, in questo riflusso conservatore e omologante sia importante parlare ancora di laicitą dello Sato e di un modo differente di amministrare la cosa pubblica.Per continuare almeno ad osservare il presente,  ragionare insieme e immaginare un futuro pił giusto. .