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Serata nostalgica, stasera.
Sarebbe cominciata con un "Caro diario..." e la penna sarebbe corsa, veloce, a vergare uno, due, tre fogli, di getto.
Pensieri, considerazioni, sogni, segreti inconfessati...
Una volta c'erano i diari veri, quelli col lucchetto. Quelli che, ad aprirli per la prima volta, ti saliva al naso l'odore della carta nuova e della colla. Amici fidati, a cui raccontare le prime cotte, i dispiaceri per un litigio, o altre piccole cose che rappresentavano la tua vita.
Oggi, invece, c'è il blog. Qualcosa di asettico, freddo e impersonale, a cui tutti si attaccano per lasciare una traccia del proprio passaggio. Ma chi li legge, questi blog? E perché? Ma, soprattutto, perché, nell'era di internet, ci sentiamo così soli da dover esternare i nostri pensieri così? Filosofia spicciola o semplice considerazione di un disagio reale? Forse tutt'e due. O, forse, ci sentiamo così soli da voler lanciare un segnale luminoso nel buio...
Vi lascio, perplessa, e vi dedico una canzone che tocca le corde del cuore: "Love song for a Vampire", di Annie Lennox, tratta da "Dracula" di Francis Ford Coppola.
http://www.youtube.com/watch?v=vhG8zC4npsE