Presenza inquietante

post n.1


Ascolta bene ciò che non ti dico Ascolta bene ciò che non ti dico.Non lasciarti ingannare da me.Non lasciarti ingannare dalle mie apparenze.Perché sono solo una maschera,forse mille maschere che ho paura di togliere,anche se nessuna di esse mi rappresenta.Do l’impressione di essere sicuro,che tutto procede a gonfie vele, dentro come fuori,di essere la fiducia in persona,di possedere la calma come una seconda natura,di essere in controllo della situazionee di non aver bisogno di nessuno.Ma non credermi, ti prego.Esteriormente posso apparire tranquillo,ma ciò che vedi è una maschera.Sotto, celato, c’è il mio vero ionella confusione, nella paura, nella solitudine.Ma lo nascondo.Non voglio che nessuno lo sappia.Sono preso dal panico al solo pensiero di esporlo.Ecco perché ho costantemente bisognodi creare una maschera che mi nasconda,un’immagine pretenziosa, che mi proteggadallo sguardo che capisce.Ma tale sguardo è precisamente la mia salvezza.Ed io lo so.Quando, però, è seguito dall’accettazione dell’amoreallora diventa lo strumentoche può liberarmi da me stesso,dal meccanismo di barriere che ho eretto;lo strumento che mi può rassicurare di ciò chenon riesco a convincere me stesso:di valere veramente qualcosa.Questo però non te lo dico. Non ho coraggio.Ho paura che il tuo sguardo non sia seguitodall’accettazione, dall’amore.Forse temo che tu possa cambiare opinione su di me,che ti prenda gioco di mee che il tuo sorriso mi uccida.Ho paura, in fondo in fondo, di non valere niente,che tu ti accorga di questo e mi rigetti.Allora continuo il mio gioco di pretese disperatecon una apparenza esteriore sicurae con un bambino tremante dentro.Sfoggio la mia sfilata di maschere elascio che la mia vita diventi finzione.Ti racconto tutto ciò che non conta nientee niente di ciò che è veramente importante,di ciò che mi strugge dentro.Perciò quando riconosci questa routinenon lasciarti distrarre dalle mie parole:ascolta bene ciò che non ti dico,ciò che vorrei dire, ciò che ho bisogno di dire,ma che non riesco a dire.Non mi piace nascondermi, te lo confesso.Vorrei tanto essere spontaneo, onesto e genuino,ma tu devi aiutarmi.Per favore stendi la tua mano,anche quando questa sembra sial’ultima cosa che voglio.Tu puoi portare alla luce la mia vitalità:ogni volta che sei gentile, attento e premuroso,ogni volta che cerchi di comprendereperché mi vuoi beneil mio cuore palpita e rinasce.Voglio che tu sappia quanto sei importante per me,come tu hai il potere di far emergerela persona che sono.Solo se lo vuoi. Ti prego, ascoltami.Tu puoi far cadere le barrieredietro le quali mi rifugio,tu puoi rimuovere la mia maschera,tu puoi liberarmi dalla mia prigione solitaria.Non ignorarmi! Per favore non passare oltre!Abbi pazienza con me.A volte, sembra, che quanto più ti avvicinitanto più mi ribelli alla tua presenza.E’ una cosa irrazionale, ma è così:combatto ciò di cui ho bisogno.L’uomo è spesso fatto così!Ma l’amore è più forte di ogni resistenzae qui sta la mia speranza.La mia vera speranza.Aiutami a far cadere le barrierecon le tue mani sicure,ma con mani gentiliperché un bambino resta molto fragile.Chi sono, ti domandi?Sono qualcuno che conosci molto bene.Sono ogni persona che incontri.Sono te stesso.