romolo ricapito

BARI: PITTRICE EMARGINATA PERCHE' GRASSA E DISAGIATA


Arena Airiciclotteri, sera tardi: è alle ultime battute il dibattito con l'attore Sebastiano Somma, che ha appena presentato il suo film "Il Mercante di Stoffe".Prende la parola una donna bruna, grassa: "bella questa storia d'amore, ma io voglio parlare di me: delle persone che non capiscono la mia arte, i miei quadri". Un pianto sommesso. L'incursione della sconosciuta è bene accolta da Somma, che la consola e applaude. L'artista ( la pittrice ) si fa largo tra gli spettatori chiedendo permesso: la serata è finita. Occhi grandi sbarrati, come di chi ha problemi di tiroide. La pittrice barcolla verso l' uscita, avvicinandosi a un'utilitaria popolata di sole donne: chiede un passaggio per Bari Centro. "Mi dispiace, andiamo dritte a Palese" dice la guidatrice, che non è giovane, anzi, ha l'età della pittrice. Quasi 60, o giù di lì. Rifiutata, emarginata, sola, la pittrice si fa largo per il viottolo che dall'arena Airiciclotteri conduce sulla strada principale. Lenta, elefantiaca, fuma, o forse no. Sta di fatto che si sente come sempre: rifiutata. Perché è scomoda, sovrappeso, disagiata, non risolta.Cammina piano, tra le auto che le sfrecciano accanto, ignorandola. Giunge all'angolo, un crocevia dove tre straniere battono il marciapiede. Le tre peripatetiche guardano la sconosciuta con diffidenza, distacco. Poi ricominciano ad attrarre i loro clienti con ammiccamenti e altro .Per la sfortunata pittrice la strada è ancora lunga. Non solo quella verso casa, ma soprattutto quella esistenziale.ROMOLO RICAPITO