romolo ricapito

BRAVA SERENA DANDINI COL SUO SECONDO LIBRO, GIA' BESTSELLER


Mi ha soddisfatto il secondo libro di Serena Dandini, "Grazie per quella volta" , a metà tra divertita biografia e un'analisi del nostro tempo, contraddistinto da mode assurde e perdita dell'identità. Cresciuta col '68 nel dna, i Rolling Stones e Mick Jagger come suoi miti, Dandini ci parla dell'oggi in maniera critica eppure scanzonata. I viaggi aerei cancellati all'improvviso, che le danno modo di ritrovare sé stessa nell'attesa di una nuova partenza. I fantasmini, orribile succedaneo dei calzini , che gli uomini usano sotto le scarpe sportive. La mania dell'accumulo nelle case , ovvero il conservare roba inutile, pratica da dismettere accelerando nell'eliminazione di oggetti vergognosi che i posteri potrebbero ritrovare in caso di morte del proprietario. E ancora: il preferire lo stato di accoppiata a quello di single, perché ciò offre un confronto anche sul piano della lite, con discussioni subito soffocate dalla quotidianità. In mezzo a tante riflessioni, moltissime verità e qualche malinconia. Quindi un elogio alla pigrizia, quella cosa tanto decantata anche da Carmelo Bene, il quale insegnava a stare stesi con un libro da leggere e il mento appoggiato al gomito. Dal diario dell'osservatrice è escluso del tutto il mondo della televisione, per dare spazio alle amicizie e alle memorie di tempi andati, che però sono sempre vividi e presenti nell'animo dell'autrice, la quale raggiunge ottimi risultati per un saggio scherzoso, ma che in realtà si rivela più serio e argomentato di molti altri saggi sul costume.ROMOLO RICAPITO