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Premio Strega: INSEPARABILI di ALESSANDRO PIPERNO, COSI' SPIETATO E DISTURBANTE


Inseparabili -Il Fuoco Amico dei Ricordi di Alessandro Piperno, candidato al Premio Strega, sconta secondo me due difetti puttosto gravi, che potrebbero inficiarne la vittoria alla importante competizione letteraria.In primo luogo il romanzo è il proseguimento di un libro precedente; non giova perciò alla narrazione il sunto delle vicende della vecchia storia. Storia "antica"che si riaccende verso il finale, ri-narrata in una nuova forma, ossia su come essa abbia influito nelle vicende dei due fratelli protagonisti e sulla loro scomposta maturità.Il secondo difetto è un cinismo oltre il sopportabile di personaggi, di situazioni e di trame che non fa che descrivere storture psicologiche fini a sé stesse.Le donne ad esempio sono viste come esseri ai quali interessa solo praticare la fellatio.I due fratelli, Filippo e Semi, sono un concentrato di complessi, certamente generati dal loro oscuro passato (un'infanzia devastata dall'assenza della figura paterna) , ma che alla fine si attorcigliano tra loro, dando vita a situazioni spesso inutili che costituiscono un ammasso di esercitazioni intellettuali da parte dell'autore.E così un romanzo che comunque si legge con buon interesse, non è supportato da un contenuto, non dico edificante, ma incapace di lasciare spazio sufficiente a una storia "vera", tutto teso a raffigurare il solito ambiente dell'alta borghesia ebraica romana messa già sufficientemente   alla berlina in Con le peggiori intenzioni, prima opera di Piperno.Dunque secondo me Inseparabili, pur essendo un libro apprezzabile, non è un'opera che può resistere al tempo né è da premiare, così avulsa dalla realtà e in certi momenti davvero irritante per la spocchiosità dell'autore, che inanella una serie di situazioni sgradevoli le quali alla fine, non supportate da nessuna ideologia o forza letteraria, si scaricano da sole, senza lasciare traccia alcuna.ROMOLO RICAPITO