romolo ricapito

JEAN-LOUIS TRINTIGNANT: AMO' LA FIGLIA MARIE, UCCISA DAL COMPAGNO-STALKER, PIU' DEL FIGLIO MASCHIO!


Il libro-intervista "Alla fine ho deciso di vivere", scritto da AndréAsséo con Jean-Louis Trintignant, segna un ponte ideale tra ilpassato (recente) e il presente dell'attore francese.L'intervista-fiume risale a dieci anni fa; il lettore se ne avvedequando a un certo punto Trintignant ,discutendo col giornalistaAsséo sull'argomento "attori storici del cinema italiano"  ( comeTognazzi e Gassman) saluta l'amico Alberto Sordi , "l'unico rimastoin vita".Il libro, diviso per argomenti specifici vertenti la carriera e leattività extra-professionali di Trintignant, rifiuta gossip e storiedi letto.E' così un documento rigoroso e preciso, ma anche un po' freddo,incentrato interamente sulle aspirazioni, l'interiorità e le ambizionidel divo francese. Tanto per fare un esempio: interrogato sullaBardot, Trintignant (che ebbe una storia molto pubblicizzata con lasua partner di  "Piace a troppi") liquida la splendida Brigitte con lafrase: era molto intelligente, più che brava.Di Romy Schneider appena un accenno: ovvero la descrizione dellabellezza del volto.Il libro ha però un limite per il lettore italiano: è assai difficile esserecompartecipi della carriera francese (anche da regista) diTrintignant, laddove vengono menzionati film e personaggi pococonosciuti da noi.Ovviamente la narrazione si fa più intrigante nel momento in cuiTrintignant parla della sua brillante carriera nel nostro cinema.L'Italia è il paese che lo rese celebre a livello europeo con quelcapolavoro che è Il Sorpasso.La lavorazione del "Conformista" di Bernardo Bertolucci coincide conla morte della figlia Pauline (1961-1970), addormentatasi per semprementre riposava nella sua culla.Bertolucci "sfruttò" il dolore di Jean-Luois per dare vigore al melotratto da Alberto Moravia.Ma per l'attore fu giusto così.Il rapporto con Marie , 1962-2003, ( uccisa dal compagno, il musicistaBertrand Cantat, che la pestò a morte) è descritto come una relazionetotalizzante.Padre e figlia lavorarono spesso insieme, al cinema ma soprattutto inteatro, portando in scena una delle vere passioni di Trintignant :lapoesia.Addirittura, Jean-Louis dichiara candidamente di preferire Marieall'unico figlio maschio, Vincent, nato anch'egli dal matrimonio conl'attrice Nadine Marquand (1934), che fu anche regista e montatrice.Marie, la "sregolata", ebbe quattro figli da quattro uomini diversi. Gli ultimi capitoli sono dedicati alle più grandi passionidell'attore; i poeti (come già detto) e la viticoltura.La poesia è stata l'arte suprema che ha salvato l'artista daltracollo, dopo la morte di Marie.La produzione del vino lo ha aiutato invece a concretizzare la sua adorazione  per la campagna ,che Trintignant a un certo punto ha eletto aresidenza, sostituendo la provincia alla caotica Parigi.Infine, il ritorno al cinema con un regista, l'austriaco MichaelHaneke, che ha saputo instaurare con Trintignant un rapporto disimbiotica fiducia.Il capolavoro nato da questa collaborazione è Amour, Palma d'Oro a Cannes nel 2013.ROMOLO RICAPITO