romolo ricapito

XENOFOBIA A BARI? "No alle boutique di cinesi nella rinata VIA ARGIRO". E' Polemica


Un vento un po' xenofobo spira sulla via Argiro di Bari.Sì, proprio l'isola pedonale , parallela alla celebre via Sparano che,nelle intenzioni degli amministratori e dei commercianti laggiùallocati, avrebbe dovuto costituire una sorta di via Condotti in salsabarese.C'è chi concretamente teme che via Argiro possa essere colonizzata dai cinesi.Addirittura, qualcuno avrebbe ipotizzato che tre ragazzi orientalivisti qualche giorno fa davanti alle vetrine della rinomata strada ,fossero intenti a "contare" il numero dei passanti , per capire sedetta via fosse ben frequentata e dunque proficua per eventualiaffari. Insomma i tre giovani cinesi intesi quasi come inviati daqualche temibile clan che vorrebbe trasformare Argiro in una nuovaChinatown.Non c'è un po' di razzismo, più che strisciante, davvero insidioso intali timori?Diciamo subito che è cresciuto il divario tra la popolazione ricca equella povera.Da qui, l'apertura (ad esempio in via Sparano, che costituisce iltermine di paragone per commercianti e nuovi investitori) di nuoviprestigiosi e lussuosi marchi.Di pari passo, sono cresciuti a dismisura negozi a basso prezzo perchi ha un reddito inferiore alla media, molti di cinesi, soprattuttoin via Melo.Questo perché il portafoglio è sempre più vuoto e la merce accessibile fa gola a coloro che vivono di pensioni e stipendi fissi.Ma, parliamoci chiaro, il "low cost" fa comodo anche ai più abbienti.Un conto è- ad esempio- far riparare un orologio con ottanta euro,quando magari lo stesso oggetto ne vale appena 200.Più comodo acquistarne dai cinesi uno da 5, anche per chi potrebbepermettersene uno di marca; i restanti soldi vengono dirottati apagare l'Imu o la luce.Perché le boutique dagli occhi a mandorla vanno bene in via Melo(dopo tutto, una via interna) e non in via Argiro (contigua ai corsiprincipali)?A me è sufficiente che i cinesi paghino le tasse.Altro che concorrenza sleale, come ipotizzato dalla rappresentante dialcuni commercianti baresi.Sleali sono al massimo tasse e balzelli che hanno impoverito ilavoratori, determinando la caduta libera di acquisti.Il problema non è la Cina, dunque, ma sta più a monte. O, mi siaconsentito il gioco di parole: a Mario...Monti.Rassegnamoci: se in via Argiro dovranno convivere boutique autoctonecon quelle straniere, sarà soltanto un segno dei tempi.Bari non è un'isola felice a parte, come nei sogni di alcuni conservatori.Ma è una città commerciale uguale ad e altre.Gli eventi per ravvivare le vendite programmati da alcune associazioni?Specchietti per le allodole.ROMOLO RICAPITO