Controllore d'autobus picchiato a Bari: ennesimo episodio di intolleranza per la legalità nel capoluogo pugliese da parte di passeggeri che, come spesso accade, non pagano il biglietto e si ribellano se colti in flagrante come "viaggiatori abusivi".Il copione , il solito, quello delle botte, con la variante che i colpevoli sono due donne extracomunitarie.Al pronto soccorso il controllore ha lamentato di essere preoccupato per un eventuale contagio: una delle straniere che lo ha morso d è affetta da una grave malattia infettiva.Il dipendente Amtab non ha avuto il coraggio di riferire il nome del morbo, che però le agenzie giornalistiche riportano con evidenza in quattro lettere: AIDS. Una parola che tanta paura ha generato in passato per poi essere superficialmente "accantonata". Per l'uomo, anche un trauma cranico.Pronta la reazione della Questura: personale delle forze dell'ordine viaggerà in borghese per prevenire simili atti d'inciviltà ai danni di chi, a tutti gli effetti, è un Pubblico ufficiale, come il controllore fatto oggetto di percosse.A questa emergenza, se ne aggiunge un'altra. Quella del controllo di eventuali malattie infettive delle quali i migranti potrebbero essere portatori . Un controllo necessario sia per la tutela della salute pubblica ma soprattutto nell'interesse degli stessi migranti, i quali potrebbero essere malati a loro insaputa e contagiare eventuale prole o colleghi di lavoro. Simili situazioni di disagio economico che si traducono anche nel viaggiare senza biglietto non devono essere l'alibi per forme di protesta che danno luogo ad atti di violenza, nell'illusione che certe mancanze dovrebbero essere giustificate indiscriminatamente . La legge è uguale per tutti e andrebbe coadiuvata da norme assistenziali di aiuto alle fasce più deboli. Un controllore svolge soltanto un lavoro difficile e spesso ingrato perché esso si scontra con fasce sempre più allargate di disagio sociale. Ma egli stesso è un soggetto con figli a carico che svolge un'attività sociale che implica il rispetto delle regole ma soprattutto della sua stessa integrità fisica.ROMOLO RICAPITO
CONTROLLORE AUTOBUS MORSO A BARI DA NIGERIANA MALATA DI AIDS
Controllore d'autobus picchiato a Bari: ennesimo episodio di intolleranza per la legalità nel capoluogo pugliese da parte di passeggeri che, come spesso accade, non pagano il biglietto e si ribellano se colti in flagrante come "viaggiatori abusivi".Il copione , il solito, quello delle botte, con la variante che i colpevoli sono due donne extracomunitarie.Al pronto soccorso il controllore ha lamentato di essere preoccupato per un eventuale contagio: una delle straniere che lo ha morso d è affetta da una grave malattia infettiva.Il dipendente Amtab non ha avuto il coraggio di riferire il nome del morbo, che però le agenzie giornalistiche riportano con evidenza in quattro lettere: AIDS. Una parola che tanta paura ha generato in passato per poi essere superficialmente "accantonata". Per l'uomo, anche un trauma cranico.Pronta la reazione della Questura: personale delle forze dell'ordine viaggerà in borghese per prevenire simili atti d'inciviltà ai danni di chi, a tutti gli effetti, è un Pubblico ufficiale, come il controllore fatto oggetto di percosse.A questa emergenza, se ne aggiunge un'altra. Quella del controllo di eventuali malattie infettive delle quali i migranti potrebbero essere portatori . Un controllo necessario sia per la tutela della salute pubblica ma soprattutto nell'interesse degli stessi migranti, i quali potrebbero essere malati a loro insaputa e contagiare eventuale prole o colleghi di lavoro. Simili situazioni di disagio economico che si traducono anche nel viaggiare senza biglietto non devono essere l'alibi per forme di protesta che danno luogo ad atti di violenza, nell'illusione che certe mancanze dovrebbero essere giustificate indiscriminatamente . La legge è uguale per tutti e andrebbe coadiuvata da norme assistenziali di aiuto alle fasce più deboli. Un controllore svolge soltanto un lavoro difficile e spesso ingrato perché esso si scontra con fasce sempre più allargate di disagio sociale. Ma egli stesso è un soggetto con figli a carico che svolge un'attività sociale che implica il rispetto delle regole ma soprattutto della sua stessa integrità fisica.ROMOLO RICAPITO