romolo ricapito

Polemica sul nuovo romanzo di SELVAGGIA LUCARELLI: le recensiscono il seno e non il libro


Leggo su alcuni siti le polemiche riguardo una recensione di una giornalista del Fatto Quotidiano relativamente a una stroncatura del primo romanzo di Selvaggia Lucarelli, di professione giornalista.Nel libro la Lucarelli parlerebbe delle sue "tette", di fattura troppo abbondante.Di rimando, l'autrice di Che mi importa del mondo, appena uscito, si ribella alla recensione-stroncatura con un articolo su libero Quotidiano dove scrive che il suo seno è presente sì nel libro, ma accidentalmente e che delle 500 pagine e passa del romanzo la "rivale" non ha recensito nulla.Dagospia, il sito del celebre D'Agostino, ci marcia e pubblica la notizia del "duello" in apertura, con una foto gigante della Lucarelli e del suo vistoso "balcone".Mentre la Lucarelli rilancia la stroncatura, stroncando a sua volta la carriera della collega, che scriverebbe di Peppa Pig o di altri argomenti ameni, ma con scarsi contenuti.Queste polemiche mi sembrano costruite ad arte o meglio amplificate a un solo scopo: vendere il romanzo di Selvaggia Lucarelli.Fatto che sicuramente avverrà, almeno per i primi giorni a seguire.Il marketing sui libri si è ridotto a questo: Caroselli virtuali al posto del Carosello istituzionale per leggere pagine di letteratura che, per rispetto, andrebbero valutate da un'altra prospettiva.D'altronde Selvaggia Lucarelli è un personaggio che ha una contiguità televisiva (partecipò a un reality show, ospite spesso nei salotti tv come quello della d'Urso) e si serve, appunto di, mezzi pubblicitari tipici di chi ha fatto delle comparsate in video.Alla fine credo che tutto questo non serva alla letteratura, ma soprattutto a una figura ancora più nobile e fisica: i lettori.ROMOLO RICAPITO