romolo ricapito

ELEZIONI DA...CANI. COMUNALI: CANDIDATO IL RIVALE DI DUDU' (TETU').


Elezioni prossime venture: come raccontato anche dal settimanale Dipiù, un candidato Pd al consiglio comunale di Potenza punta la sua campagna sui manifesti accompagnato dal cane, il bastardino Tetù.Il candidato attribuisce al quattrozampe qualità politiche: esso sarebbe l'antitesi del berlusconiano Dudù.Quest'ultimo è accusato dal candidato Pd di essere un cane aristocratico, viziato, fannullone e per giunta di razza. Mentre Tetù è un cane proletario (è un bastardino, dunque senza pedigree) più immerso nella realtà di tutti i giorni, anche perché cane-lavoratore: scaccia le talpe dal giardino.Tetù è definito "cane del popolo", mentre Dudù è il cagnetto del potere.Al di là della trovata, credo che ideologizzare i cani, attribuendo ad essi qualità umane e partitiche, di lotta allo strapotere in una logica implicitamente di potere (perché candidarsi con l'animale sul manifesto?) sia strumentalizzante e deviante.E' certo che alle prossime politiche andranno di moda i "gatti", magari bianchi persiani dagli occhi blu contro Romeo, il gatto del Colosseo, forse un randagio poco "Aristogatto" che sensibilizza sulla lotta di classe degli operai e i diritti dei cassintegrati.Sorge spontanea una domanda : ma ormai credono che gli elettori siano così sciocchi? Gli italiani non credono più alle favole e non vogliono che siano candidati "cani", intesi come mammiferi ( e non come ...asini della politica.)ROMOLO RICAPITO