Oggi ho avuto l'idea di distribuire miei volantini elettorali, nel centro città. Ho scoperto che nello stretto quadrilatero murattiano, a ridosso di via Sparano, ma anche e soprattutto nelle vie limitrofe, la maggior parte degli stabili hanno ancora i portieri. Segno che gli abitanti di questi palazzi possono mantenere costi di condominio abbastanza alti.Seccante però affrontare questi portieri per infilare nelle buche delle lettere i propri santini. Così ho desistito.In via Sparano, seduti su una panchina vicina a delle palme, una fila di anziani che mi chiamano: desiderano i miei volantini.Abbastanza contento, li distribuisco. Uno, o più, di quei vecchietti, domandano: "c' è la pagnotta?".Questa domanda fa riflettere e dice molto di più della lettura di 100 saggi sul potere.Tali individui sono stati cresciuti con la cultura del clientelismo, che si è propagata fino ai nostri giorni, con i risultati che sono davanti a tutti: sfascio delle istituzioni democratiche .Il fatto che un semplice candidato al Municipio possa garantire un posto di lavoro a terzi, o la classica "pagnotta", è pura follia.Soprattutto se lo stesso candidato la pagnotta tenta di guadagnarsela.E allora riflettiamo attentamente, amici. Occorre stabilire, una volta per tutte, che la politica è di tutti, per tutti, ma che chiunque si candidi, sia esso il municipio, o qualsiasi altra carica rappresentativa ( politica e non) ha il dovere di garantire onestà e una politica che aiuti tutti, o meglio la crescita delle condizioni che possano condurre allo sviluppo culturale, sociale e conseguentemente anche economico. Credetemi: la pagnotta è buona con il salame, ma se promessa da chicchessia a un singolo ha il sapore dell'acqua e sale."Acqua e sale, mi fai bere..." cantava il duo Mina- Celentano.Forza, non roviniamo la cosa pubblica. Pensiamo a ricostruire e non a distruggere con questa concezione della politica ad personam.ROMOLO RICAPITO
LA POLITICA della pagnotta
Oggi ho avuto l'idea di distribuire miei volantini elettorali, nel centro città. Ho scoperto che nello stretto quadrilatero murattiano, a ridosso di via Sparano, ma anche e soprattutto nelle vie limitrofe, la maggior parte degli stabili hanno ancora i portieri. Segno che gli abitanti di questi palazzi possono mantenere costi di condominio abbastanza alti.Seccante però affrontare questi portieri per infilare nelle buche delle lettere i propri santini. Così ho desistito.In via Sparano, seduti su una panchina vicina a delle palme, una fila di anziani che mi chiamano: desiderano i miei volantini.Abbastanza contento, li distribuisco. Uno, o più, di quei vecchietti, domandano: "c' è la pagnotta?".Questa domanda fa riflettere e dice molto di più della lettura di 100 saggi sul potere.Tali individui sono stati cresciuti con la cultura del clientelismo, che si è propagata fino ai nostri giorni, con i risultati che sono davanti a tutti: sfascio delle istituzioni democratiche .Il fatto che un semplice candidato al Municipio possa garantire un posto di lavoro a terzi, o la classica "pagnotta", è pura follia.Soprattutto se lo stesso candidato la pagnotta tenta di guadagnarsela.E allora riflettiamo attentamente, amici. Occorre stabilire, una volta per tutte, che la politica è di tutti, per tutti, ma che chiunque si candidi, sia esso il municipio, o qualsiasi altra carica rappresentativa ( politica e non) ha il dovere di garantire onestà e una politica che aiuti tutti, o meglio la crescita delle condizioni che possano condurre allo sviluppo culturale, sociale e conseguentemente anche economico. Credetemi: la pagnotta è buona con il salame, ma se promessa da chicchessia a un singolo ha il sapore dell'acqua e sale."Acqua e sale, mi fai bere..." cantava il duo Mina- Celentano.Forza, non roviniamo la cosa pubblica. Pensiamo a ricostruire e non a distruggere con questa concezione della politica ad personam.ROMOLO RICAPITO