romolo ricapito

"MIO NONNO DICEVA CHE I POLITiCI SONO LADRI E CHI VIENE DOPO ANCOR DI PIU'"


A pochissime ore dalle elezioni, comunali ed europee, è febbre nei candidati per rilasciare i loro ultimi colpi di coda, che dovrebbero spingere gli elettori a votarli. .Ma come reagiscono, appunto, gli elettori?Oggi, presso un giornalaio non molto distante dallo Sheraton Hotel, una gentile signora si congedava dall'edicolante, recitando una frase in dialetto barese.Tale frase, tradotta, risultava così: quello che c'è adesso ruba, colui che lo seguirà lo farà ancora di più.La signora ha spiegato che trattasi di un detto di suo nonno: l'anziano non aveva fiducia nella classe politica e la nipote , oramai cinquantenne e passa, ha "assimilato" gli insegnamenti di colui il quale, forse deluso da vicende personali, le ha trasmesso totale sfiducia e disprezzo dell'autorità.La signora ha concluso: mio nonno aveva ragione, non è cambiato nulla: chi andrà al potere adesso ruberà ancora più di chi c'era prima.La gentile signora dimentica che il voto è un'arma: se lei stessa conosce qualche persona onesta, perché non va di corsa a votarla?Un' altra persona mi ha detto: non vado a votare da 20 anni: questa volta ho promesso il voto a una persona, al di là del suo schieramento politico di base.Va già meglio: dare fiducia, indipendentemente dalla lista, a chi si conosce di persona.D'altronde, il voto comunale, ma ancora di più quello del Municipio, è un consenso che si dà a chi si conosce . Trattasi spesso di un amico, a volte di un parente, oppure semplicemente di qualcuno che si è avuto la possibilità di frequentare in passato e al quale possiamo chiedere di rappresentare le nostre idee.La premessa di quella signora, "tanto egli (o ella) ella ruberà ancora di più", è dare per scontata una congettura, anzi, un pregiudizio.Spiace dirlo, ma non sempre i nonni, oppure i padri, hanno avuto ragione.Si può seguire il loro modello, il loro insegnamento, i loro valori: questa eredità che ci lasciano ci rende più forti, al di là dei beni materiali che essi ci possono trasmettere (immobili, qualche risparmio sul c/c, mobili di famiglia).Far rivivere i loro difetti, ma di più i pregiudizi, come nel caso di quel "nonno",è invece sbagliato. Queste diffidenze si tramanderanno, così facendo, alle generazioni future, che assorbiranno negatività e sfiducia preconfezionata sul prossimo.Il governo (ricordiamocelo) di una nazione, di una città, di una circoscrizione o un quartiere, siamo noi.ROMOLO RICAPITO