Sabina Guzzanti-choc: "solidarietà a Riina e Bagarella", perché non ammessi (costoro) alla deposizione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell'ambito del processo sulla Trattativa Stato-Mafia."I traditori delle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi", twitta l'attrice comica su internet .Alle proteste degli utenti del social network, la Guzzanti ha risposto: ho diretto il film La Trattativa perché dobbiate essere voi a non vergognarvi.L'attrice infatti conoscerebbe la verità su molte malversazioni italiane, sulle stragi: "sono state progettate all'interno delle istituzioni, i mandanti sono colpevoli quanto i testimoni".Interessanti le tesi della regista.Ma dare la propria solidarietà, nell'ambito di un contesto giuridico che non la soddisfa, a due personaggi che hanno ucciso senza scrupoli, è esagerato, di cattivo gusto.Forse l'attrice comica vuole continuare a promuovere, in questa maniera, il dibattito sul suo film documentario, che è andato abbastanza male negli incassi.Tanto da costringerla a promuoverlo su Uno Mattina, ora poi questo tweet.Signora Guzzanti, non può costringere gli spettatori ad andare al cinema, con proclami se non deliranti, certamente sopra le righe.Accetti la sconfitta.Certamente Lei sta trasformandosi da soggetto protagonista dello show biz, in soggetto politico.Lo faccia, ma rispettando anche le vittime della violenza originata da quei due personaggi che lei ora difende.ROMOLO RICAPITO
SABINA GUZZANTI TWITTA: "SOLIDARIETA' A RIINA E BAGARELLA" E SCOPPIA LA BUFERA SUL WEB
Sabina Guzzanti-choc: "solidarietà a Riina e Bagarella", perché non ammessi (costoro) alla deposizione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell'ambito del processo sulla Trattativa Stato-Mafia."I traditori delle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi", twitta l'attrice comica su internet .Alle proteste degli utenti del social network, la Guzzanti ha risposto: ho diretto il film La Trattativa perché dobbiate essere voi a non vergognarvi.L'attrice infatti conoscerebbe la verità su molte malversazioni italiane, sulle stragi: "sono state progettate all'interno delle istituzioni, i mandanti sono colpevoli quanto i testimoni".Interessanti le tesi della regista.Ma dare la propria solidarietà, nell'ambito di un contesto giuridico che non la soddisfa, a due personaggi che hanno ucciso senza scrupoli, è esagerato, di cattivo gusto.Forse l'attrice comica vuole continuare a promuovere, in questa maniera, il dibattito sul suo film documentario, che è andato abbastanza male negli incassi.Tanto da costringerla a promuoverlo su Uno Mattina, ora poi questo tweet.Signora Guzzanti, non può costringere gli spettatori ad andare al cinema, con proclami se non deliranti, certamente sopra le righe.Accetti la sconfitta.Certamente Lei sta trasformandosi da soggetto protagonista dello show biz, in soggetto politico.Lo faccia, ma rispettando anche le vittime della violenza originata da quei due personaggi che lei ora difende.ROMOLO RICAPITO