romolo ricapito

Carlo Conti: iniziata solita santificazione ipocrita del conduttore sanremese di turno


Carlo Conti: spero non sia iniziata la sua santificazione in vita. Fino a ieri c'è chi lo snobbava.Ma adesso, con la conduzione di Sanremo, c'è chi pensa di avere scoperto un fenomeno.Bravo lo è, anzi avrebbe meritato da prima di fare il patron della rassegna canora più popolare , perché è da una vita che si occupa di canzoni.Ma il personaggio va comunque ridimensionato; a me sembra un misto di Fabrizio Frizzi, (per la risata continua stampata sulla bocca)   un po' meno ordinario di Fabio Fazio.Insomma, come presenza niente di eccezionale.Troppo abbronzato, troppo con l'accento toscano, troppo sopra le righe.Del Festival, leggo su una copertina. " E a Sanremo tornano le belle canzoni".Come a dire: fino a quest'anno, con Fabio Fazio, hanno regnato i bidoni. E  passi.Ma che cosa significa quanto dichiarato da Conti, che le 16 canzoni dei big si  spera siano trasmesse tutte dalle radio?La radio in questi anni è calata di qualità: la programmazione dei brani musicali si è imbastardita, privilegiando assurdamente   spesso motivi davvero banali o brutti, resi ossessivi dall'ascolto imposto a ritmo continuo.Dunque l'approccio radiofonico conta relativamente; ciò che è importante è se i brani in gara reggeranno al passare del tempo.Osservando Carlo Conti omaggiato da Maurizio Costanzo nel talk show che segue al sabato Ballando con le Stelle, mi è sembrato che davvero Conti sia al momento quasi venerato.Da Costanzo e da chi al momento ha interesse a ingraziarsi il solare conduttore dall'abbronzatura perenne.Il quale  sta per uscire con un libro sulla sua paternità tardiva.Non è davvero troppo?Romolo Ricapito