romolo ricapito

MOVIDA VIOLENTA A BARI: LA PREOCCUPAZIONE DEL SINDACO


Il ragazzo di 23 anni aggredito da un "branco" inferocito in C.So Vittorio Emanuele, a Bari, per avere tentato di difendere la sua ragazza da "apprezzamenti" di sconosciuti, pare sotto l'effetto di alcol. Il giovane è stato colpito anche con una sedia, ma ha rifiutato il ricovero al Pronto Soccorso.Sotto accusa, la movida barese, nella fattispecie la musica suonata ad alto volume da locali trasformati in discoteche all'aperto e la mescita di alcolici al pubblico, forse anche a giovani minorenni.Il sindaco Antonio De Caro potrebbe diventare un solitario Sceriffo e fare chiudere quei locali che non rispettano regole di buona creanza e commettono irregolarità amministrative , come ha minacciato .Ma sotto accusa, secondo me, dovrebbe stare la cosiddetta cultura del divertimento, che fa dei balli in strada e di bevute a go go di superalcolici una sorta di rituale festivo prefestivo e feriale.Alcol e balli non sono una novità . Nessuno ha il coraggio di pronunciare la parola "droga": forse c'è di mezzo anche quella.Ma soprattutto è la noia a farla da padrona. In assenza di valori, contenuti, umanità, prendere di mira la fidanzata di un altro diventa uno sport.Sport di frustrati, invidiosi, incapaci: probabilmente in quel "branco" c'è la necessità di stringere amicizie virili, nell'incapacità di fronteggiare, corteggiare, accogliere l'altro sesso.Sfottere la donna d'altri, in gruppo, assume vari significati: balordaggine, maschilismo becero, omosessualità latente.Alcol, droga, bullismo, strapotere balordo si sono visti anche nei reportage letterari di Kerouac o in Easy Rider, al cinema.Nell'episodio che ha scatenato la censura e l'indignazione del sindaco di Bari, Antonio Decaro , sono assenti moventi artistico-letterari, presenti invece tutti i germi di una società alla deriva che colpisce i più deboli (i giovani) trasformandoli in cannibali di altri giovaniROMOLO RICAPITO