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ROMINA POWER E MARISA LAURITO ALLA BIENNALE DI VENEZIA: E' GIA' POLEMICA


L'ammissione di Romina Power alla Biennale veneziana come pittrice, assieme a Marisa Laurito che ha creato un ambiente spazio-cucina simbolico, fa discutere e scatena le prime polemiche negli ambienti "alti", quelli della cultura che, fruita ma soprattutto "imposta" da un ricco parterre di intellettuali, critici e maitre a penser, influenza l'opinione pubblica.La Power già si "difende", sostenendo che i suoi quadri sono stati accettati senza che inizialmente si conoscesse il nome dell'autore, aggiungendo: "dipingo da sempre".Anche la Laurito mette le mani avanti: dipinge da quando è giovanissima ed ha già fatto sei "personali" ora presenta La Grand Bouffe, un'installazione dove non si mangia nulla.Al di là dei meriti, o degli eventuali demeriti delle due artiste (tutti da dimostrare) a Venezia andrà in scena qualcosa di prevedibile nelle cosiddette aspettative.Il mondo della tv (o della musica pop) del quale sia Laurito che Power hanno avuto sempre un ruolo di primo piano, deve essere fruito da tutti, ma poi nascosto nello sgabuzzino delle scope qualora si parla di arte, almeno l'arte considerata vera e propria.Anche Amanda Lear, allieva di Dalì, dipinge da sempre e, pur senza avere mai veramente sfondato, è già più considerata delle "colleghe" in quanto vive ed opera principalmente all'estero.Il mondo dell'arte ha paura: dopo l'arrivo di personaggi che danno luogo a contaminazioni tra spettacolo e cultura ufficiale, i soliti nomi noti di scultori e pittori o di quelli che emergono rischiano di essere oscurati dalla notorietà di vip che hanno fatto di pittura, scultura ed altro un hobby rigenerante, oppure una carriera parallela.ROMOLO RICAPITO