romolo ricapito

TV AUTOREFERENZIALE CHE CELEBRA E CANNIBALIZZA SE STESSA


La televisione che celebra se stessa, Rai Uno che invita nelle sue trasmissioni più seguite personaggi di Rai Uno incensandoli, celebrandoli, intervistandoli sempre sulle stesse cose, sui curriculum vitae noti a tutti, ingigantendo successi e onnipresenze.Ultimo esempio: Carlo Conti, ospite il giorno di Pasqua a Domenica In -L''Arena di Massimo Giletti.Ovviamente Conti è stato glorificato per la recente conduzione di Sanremo, che ha prodotto ascolti.Pazienza se le canzoni dell'ultimo Festival sono in gran parte svanite come neve al sole e dalle classifiche a dispetto delle intenzioni, tranne poche eccezioni...Ed ecco ripercorsa l'infanzia di orfano di padre in tenera età di Carlo Conti, i successi (o successini) nelle radio private. Prima di approdare al grande salto: Mamma Rai.Nell'eloquio, Carlo Conti per spiegarsi meglio e rendere più comprensibili i suoi concetti non citava frasi di scrittori, poeti o filosofi, ma testi di Mogol appartenenti a canzoni di Lucio Battisti.Infine, largo spazio alla paternità tardiva del presentatore, col conteggio di quanti anni avrà il suo bambino quando Conti sarà ormai un vecchietto.Naturalmente poi, Massimo Giletti aveva sulle ginocchia una copia di "Si Dice Babbo", l'ultima fatica letteraria del presentatore di "L'Eredità".Tv dunque autoreferenziale, pronta ad esaltare i suoi "impiegati", ma non a ospitare, ad esempio, scrittori di professione perché il racconto e l'intervista sui loro libri non farebbe ascolto.Dunque alla fine si conosce tutto di Carlo Conti, persino il colore dei calzini che abitualmente indossa e niente di tutto il resto.ROMOLO RICAPITO