Mi ha stupito l'attacco di Marcella Bella alla collega Donatella Rettore per vecchie ruggini risalenti a un Festival di Sanremo del 1986, o giù di lì.Il tutto all'interno di un programma radiofonico di Radio Club 91.Le frasi sono state riprese da alcune testate importanti, anche per il contenuto dell'attacco a Rettore.Tra le "gentilezze" la si accusa di avere le lebbra a canotto e sembrare un travestito.In merito a Gino Paoli, la Bella narra che il cantautore genovese firmò il suo successo Tanti Auguri, salvo rifiutarsi di apparire tra le firme della canzone perché vergognoso di essere assimilato a compositore di musica poco impegnata ; non rinunciò però ai proventi.In merito a Gino Paoli, la cosa non è diversa dal personaggio, che ama circondarsi d'"impegno".Per la Rettore invece non capisco l'attacco.Purtroppo anche Marcella Bella, secondo me, soffre di problemi di scarsa visibilità.A fronte d colleghe della sua generazione come la Bertè che hanno programmi in prima serata, l'interprete di Montagne Verdi forse si vede scavalcata anche dalle nuove leve, che popolano i social e i talent.Ma se vuole ritornare alla ribalta, dovrebbe impegnarsi a cantare qualche nuova canzone che diventi un successo e non perseguire la linea editoriale di criticare Donatella Rettore, che comunque appartiene anche lei alla generazione di artisti definitivamente affermatisi negli anni '80 e che ora lottano per avere ancora voce in capitolo nella musica leggera .ROMOLO RICAPITO
MARCELLA BELLA "SCATENATA" CONTRO DONATELLA RETTORE
Mi ha stupito l'attacco di Marcella Bella alla collega Donatella Rettore per vecchie ruggini risalenti a un Festival di Sanremo del 1986, o giù di lì.Il tutto all'interno di un programma radiofonico di Radio Club 91.Le frasi sono state riprese da alcune testate importanti, anche per il contenuto dell'attacco a Rettore.Tra le "gentilezze" la si accusa di avere le lebbra a canotto e sembrare un travestito.In merito a Gino Paoli, la Bella narra che il cantautore genovese firmò il suo successo Tanti Auguri, salvo rifiutarsi di apparire tra le firme della canzone perché vergognoso di essere assimilato a compositore di musica poco impegnata ; non rinunciò però ai proventi.In merito a Gino Paoli, la cosa non è diversa dal personaggio, che ama circondarsi d'"impegno".Per la Rettore invece non capisco l'attacco.Purtroppo anche Marcella Bella, secondo me, soffre di problemi di scarsa visibilità.A fronte d colleghe della sua generazione come la Bertè che hanno programmi in prima serata, l'interprete di Montagne Verdi forse si vede scavalcata anche dalle nuove leve, che popolano i social e i talent.Ma se vuole ritornare alla ribalta, dovrebbe impegnarsi a cantare qualche nuova canzone che diventi un successo e non perseguire la linea editoriale di criticare Donatella Rettore, che comunque appartiene anche lei alla generazione di artisti definitivamente affermatisi negli anni '80 e che ora lottano per avere ancora voce in capitolo nella musica leggera .ROMOLO RICAPITO