romolo ricapito

DICHIARAZIONI INGENEROSE: PAUL MCCARTNEY IN LOTTA COL "FANTASMA" DI LENNON


Mi hanno colpito le dichiarazioni di Paul McCartney fatte ad Esquire, lette da me prima su Televideo Rai e poi sull'Ansa.Sapevo, da biografie lette, che McCartney e Lennon costituivano una coppia vincente, spesso distante dagli altri Beatles.Le composizioni di George Harrison ( altrettanto bravo) ad esempio venivano sempre poco considerate dai due.Ma sostenere, come McCartney ha fatto, di essere stato male dopo l'assassinio di Lennon solo perché questo fatto avrebbe reso John "immortale" e lo stesso Paul un musicista che avrebbe potuto finire nel dimenticatoio, sono ingenerose e meschine.McCartney dovrebbe essere contento di essere vivo: da quel lontano 1980 ha continuato a comporre, esibirsi, guadagnando miliardi.Ancora: "John con la morte si è trasformato in un martire". Ma lo è! Ucciso da un pazzo, per strada, davanti casa sua a New York in presenza della moglie, padre di un figlio ancora piccolo. Paul McCartney ritiene di essere sullo stesso piano, a livello di lavoro, con l'altro Beatle assassinato.Ma sbaglia: queste dichiarazioni lo screditano.E poi secondo il mio parere, John rimane il più "artista" del quartetto: scrisse anche dei libri di successo e le sue canzoni ( anche le ultime) rimangono indimenticabili, unendo l'essenziale alla vera arte.ROMOLO RICAPITO