romolo ricapito

"MAMMA AFRICA" NON VUOLE AIUTO


Domenica sera: percorrendo la via Dante Alighieri, a Bari, ero  rimasto incuriosito dall'incredibile acconciatura di un'immigrata africana, che si stagliava sul capo terminando con una treccia arricciata, sorretta da un fermaglio particolare.Ma subito dopo la mia attenzione è andata a qualcosa di più importante: il figlio della donna, di circa 9 anni, ha iniziato a sentirsi male, strozzandosi.Il bambino stava assaggiando del cibo che non ho potuto qualificare perché coperto da carta di alluminio e trasportato in una piccola teglia di quelle che si usanoper infornare.Per degli interminabili attimi, è stato il panico: il ragazzino non riusciva quasi a respirare né a deglutire e si toccava il collo disperato.Io e un'anziana signora assistevamo preoccupati: in un attimo sarei sicuramente intervenuto, tentando di praticare all'infante quella manovra che si ottiene per liberare le vie aeree, battendo sulla schiena .In gergo tecnico chiamasi manovra di Heimlich.Per fortuna non ce n'è stato bisogno: il cibo è sceso e il bambino a iniziato a respirare autonomamente.A questo punto la madre ha guardato in cagnesco la signora anziana che osservava preoccupata, urlando in un italiano scorretto: "fatti li fatti tua!".L'anziana ha protestato gentilmentem dicendo che era solo preoccupata e che comunque io ero lì li per intervenire, dunque per aiutare.Andata via la donna africana, col figlio e un'altra bimba piccola in carrozzina, ho discusso del fatto appena successo con la signora italiana, sostenendo che molti extracomunitari scambiano gesti di cortesia e attenzione per atteggiamenti critici e a volte anche per razzismo.Inoltre ho spiegato alla passante che venni salvato da piccolo con la manovra di Heimlich.ROMOLO RICAPITO