romolo ricapito

VALERIA SOLESIN: POTEVA SALVARSI?


Valeria Solesin: è giusto narrare i particolari della sua morte, gli ultimi istanti di vita, la dinamica del proiettile fatale, come lei si trascinava per terra in attesa di un improbabile deus ex machina salvatore?La domanda si pone sia per il pubblico che per coloro che sono legati per mestiere all'informazione.Valeria è diventata la sorella, la figlia, la nipote di tutti.E dunque l'esigenza principale resta quella di conoscere chi ella fosse in realtà.Le parole dei genitori non bastano.Dunque partono le testimonianze di concittadini, colleghi, conoscenti occasionali.La giovane è stata centrata nella parte centrale del viso : la pallottola ha devastato i suoi lineamenti.La morte è avvenuta per dissanguamento.Il proiettile, sceso verso la spalla, ha perforato il polmone sinistro uscendo dalla schiena.Ovviamente, Valeria non è stata soccorsa, se non in maniera empirica, da chi l'accompagnava.Le condizioni di prigionia, in mano a spietati terroristi, non hanno concesso nessuna pietà.Ora si sanno i dettagli.Ciò non porta valore aggiunto alla notizia, né consolazione.Al massimo rassegnazione, unita a una forma di rabbia dettata da sorda impotenza.ROMOLO RICAPITO