romolo ricapito

LITTLE SISTER: film per palati raffinati


Little Sister, film giapponese uscito il 2 gennaio, è un'alternativa a molte pellicole inutili ed è un'opera di qualità, per regia, inquadrature e interpretazioni.La sua resa è quella, ad esempio di un buon libro, essendo stato ottimamente scritto e sceneggiato dal regista Hirokazo Kore-Heda.Contemporaneamente però, rispetto a un'altra opera giapponese proiettata a partire dallo scorso 10 dicembre nei cinema italiani, Le ricette della signora Toku, un autentico capolavoro nell'esecuzione e nelle modalità, il film Little Sister sconta anche dei difetti tipici della cultura orientale e non è adatto a tutti i palati.La descrizione degli ambienti, sempre gli stessi, a tratti è soffocante.I pranzi e le cene continui, inginocchiati su tavolini bassi (e non regolarmente a tavola) danno un senso di quasi nausea anche per le pietanze non sempre in sintonia con i nostri gusti.Infine la lunghezza, oltre due ore di durata a fronte di pochi avvenimenti reali, è esasperante.Nonostante ciò Little Sister andrebbe visto, anche come esempio di tecnica dimostrativa di un cinema che bada poco agli effetti ma molto agli affetti.Romolo Ricapito