romolo ricapito

Clamoroso sorpasso al Box Office: DI CAPRIO BATTE CHECCO ZALONE!


Dopo 18 giorni di incassi stratosferici, da record, il regno di Checco Zalone con Quo vado? cede il passo al nuovo imperatore: Leonardo Di Caprio che con The Revenant (Redivivo) lunedì' 18 gennaio ha totalizzato ben 462 mila euro di incasso, a fronte dei 301 mila del comico pugliese.Forte di 6 candidature all ' Oscar nel corso della sua inarrestabile carriera, Di Caprio quest'anno è dato per vincente.Meritevole dunque il suo avvicendamento al vertice della classifica del box office che vede Creed al terzo posto, il cui co-interprete è il rinato Sylvester Stallone, anch'egli in odore di Oscar come non protagonista.E così il cinema americano, che gli ultimissimi dati danno come vincente negli incassi rispetto agli scorsi anni, si attesta come l'asso pigliatutto delle nostre sale, a discapito dei prodotti nazionali , combattuto dalle nostre commedie, che però sono insufficienti a contrastarlo sul serio .Quindi anche se col rosso di sera il bel tempo si spera, uno Zalone ogni quattro anni non è sufficiente per risalire la china e rivitalizzare il panorama complessivo dell'offerta cinematografica .Occorrono allora molti altri "fenomeni" cinematografici,oltre a Luca Medici: molto difficili da prevedere ma, soprattutto , da costruire.Se Checco Zalone è un outsider per la sua comicità sopra le righe e ben calibrata, con trame farsesche ma dopotutto realistiche , o iperrealistiche , troppe pellicole riproducono cast formati dai soliti attori che vengono rimescolati tra loro e poche facce nuove sono introdotte sul mercato.L'unico film straniero in classifica nei primi 10 è attualmente La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore, che però è ricorso a due interpreti principali stranieri: Irons e la Kurylenko.Dunque anche il nostro cinema, per rigenerarsi, impone facce estere. Ma occorre scoprirne al più presto di nuove ed autocnone, prima di soccombere definitivamente all'invasione di film più appetibili in quanto meno prevedibili: ovvero i soliti prodotti nordamericani.Romolo Ricapito