romolo ricapito

COSTUME PER BAMBINO "DA PROFUGO": E' BUFERA SUL SITO AMAZON


Una tempesta in un bicchiere d'acqua. Mi riferisco alle famigerate fotografie del costume di Carnevale per bambina e bambino con la definizione "da profugo" in vendita su Amazon.Tanto è bastato per generare gli strali di alcuni utenti e associazioni umanitarie per il presunto sfruttamento dei drammi dei rifugiati e quant'altro.Ma è mai possibile che occorra ristabilire l'ordine sfruttando sempre il presunto politically correct?Forse è stato commesso un errore: era sbagliata la dizione "profugo".Il costume, anni Venti, che comprende per il maschietto un gilet, pantaloni marroni larghi, una valigia marrone di quelle che usavano i nostri nonni o gli emigranti, è venduto in Gran Bretagna come maschera di ragazzo sfollato, assieme a quello della bambina, con vestito lungo anni Venti , colletto nero e scarpe nere su calzettoni bianchi, stessa valigia.Leggo: "il travestimento ricalca lo stile anni '20 degli emigrati che lasciavano l'Europa alla volta dell' America".Dunque un costume storico. Tutto sta a come ci si rapporta alla faccenda. In G.B. gli acquirenti si dichiarano soddisfatti della scelta.Esiste un campionario che attinge alla Seconda e Guerra Mondiale.Con l'aiuto di genitori attenti, la vestizione carnevalesca potrebbe essere l'occasione per insegnare un po' di Storia ai nostri figli , per parlare di ragazzi più sfortunati o in cerca di fortuna ai quali il benessere era negato, ma del cui benessere erano in cerca, seguendo i genitori che emigravano negli Usa, in Canada, Australia.Perché scandalizzarsi?L'abbinamento "profugo del '900" a profugo dei nostri tempi in fuga dall'Africa è inadatto, strumentale.ROMOLO RICAPITO