Ho seguito su canale 5 la prima puntata di Non è Stato Mio Figlio, su soggetto e sceneggiatura di Teo Losito.Il risultato non mi è parso eccellente, anzi: per dirla tutta, la fiction ha un andamento sinistro. Si respira un evidente cattivo gusto e il kitsch impera.Più che umorismo involontario su un canovaccio drammatico, ho assistito a un tentativo di giallo-thriller scadente, con musiche piuttosto brutte, organizzate anche come cantilene.Stefania Sandrelli interpreta come al solito, ultimamente, la matrona di una grande famiglia, tra l'altro ricchissima (abita in una magione: già visto in Rai) . La popolare attrice ha il ruolo della solita matriarca ignara, inconsapevole, quasi tonta, su tutto quanto le accade intorno.Gabriel Garko è un po' migliorato, ma è attorniato da troppe attrici, troppi volti, troppo strepitare .Si fa confusione, dunque.Le scene drammatiche sono eccessive, il melo insopportabile, gli interni claustrofobici e l'atmosfera, in generale, è di un decadentismo fatiscente.La storia non è attuale, non è proprio moderna e i caratteri sembrano usciti dal museo delle cere o da un brutto film anni Cinquanta.Vi è poco di riuscito, forse soltanto, come prevedibile, la professionalità di Stefania Sandrelli, che però è costretta a un ruolo decisamente ambiguo: quello di reggere il crollo dell'intera baracca!ROMOLO RICAPITO
NON E' STATO MIO FIGLIO: AVVIO DELUDENTE
Ho seguito su canale 5 la prima puntata di Non è Stato Mio Figlio, su soggetto e sceneggiatura di Teo Losito.Il risultato non mi è parso eccellente, anzi: per dirla tutta, la fiction ha un andamento sinistro. Si respira un evidente cattivo gusto e il kitsch impera.Più che umorismo involontario su un canovaccio drammatico, ho assistito a un tentativo di giallo-thriller scadente, con musiche piuttosto brutte, organizzate anche come cantilene.Stefania Sandrelli interpreta come al solito, ultimamente, la matrona di una grande famiglia, tra l'altro ricchissima (abita in una magione: già visto in Rai) . La popolare attrice ha il ruolo della solita matriarca ignara, inconsapevole, quasi tonta, su tutto quanto le accade intorno.Gabriel Garko è un po' migliorato, ma è attorniato da troppe attrici, troppi volti, troppo strepitare .Si fa confusione, dunque.Le scene drammatiche sono eccessive, il melo insopportabile, gli interni claustrofobici e l'atmosfera, in generale, è di un decadentismo fatiscente.La storia non è attuale, non è proprio moderna e i caratteri sembrano usciti dal museo delle cere o da un brutto film anni Cinquanta.Vi è poco di riuscito, forse soltanto, come prevedibile, la professionalità di Stefania Sandrelli, che però è costretta a un ruolo decisamente ambiguo: quello di reggere il crollo dell'intera baracca!ROMOLO RICAPITO