romolo ricapito

Da Barbara D'Urso a Michela Vittoria Brambilla: lasciamo vivere gli agnellini. Contrario Giuseppe Cruciani


Pasqua 2016 è stata più delle precedenti all'insegna del motto "non uccidete gli agnelli".Da Barbara D'Urso che raccomanda nel suo profilo Fb "Lasciamo liberi gli agnelli nei prati", all'onorevole Michela Vittoria Brambilla che è comparsa in tv con i suoi agnellini e propone una legge per fermare la strage della macellazione di animali ancora non adulti, la difesa di queste tenere creature si è spostata sui profili social di utenti anonimi i quali condividono la battaglia su queste tematiche : è tutto un incitare alla "pace" con gli agnellini che non devono essere macellati ma venerati come simbolo di purezza.Nella vicenda non poteva mancare una voce contraria: il "cattivone "di turno, alias Giuseppe Cruciani, giornalista del programma di Radio 24 "la Zanzara".Pungente come l'insetto simbolo della sua trasmissione, Cruciani ha detto che intende mangiare l'agnello, adesso e sempre, provocando i vegani o vegetariani che l' hanno aspettato fuori dallo studio della sua emittente. Lui stava brandendo un salame. Rischiato il pestaggio, se non il linciaggio.Ci si interroga dunque su chi esageri e perché:i fautori della pacificazione con gli agnelli, animali da allevare come "bestie di compagnia " (e non da tavola) o il baldanzoso e irriverente Cruciani?Il dibattito è aperto ma ascoltando un'intervista dal mercato rionale della mia città gli agnelli erano terminati.Forse molti consumatori davanti alla proibizione degli animalisti hanno reagito come bastian contrari, proprio come tanti Giuseppe Cruciani.ROMOLO RICAPITO