romolo ricapito

Pokemon Go grande bluff dell'estate


Ritengo quello dei Pokemon Go il più grande bluff giornalistico, o mediatico, dell'estate.Non ho visto cacciatori di Pokemon nei boschi alla ricerca di strani animaletti al posto dei funghi, né in spiaggia.Mi fanno sorridere quei vip che garantiscono, pur di apparire aggiornati su tutto, di incontrare fan sul pianerottolo o nel portone di casa in cerca di Pokemon e autografi.E' certo dunque che il giochino abbia garantito chiacchiericci ovunque, anche in tv, ma i risultati hanno comprovato essersi trattato del classico colpo di sole agostano. Eppure la moda c'è, esiste, dei fanatici convinti ci giocano.Garantisco però che sono più quelli che ne parlano che coloro che ci giocano.L'allarme avrebbe ultimamente sconvolto alcune aree aeroportuali all'estero: col rischio terroristico, ci manca anche che qualche sciocco viaggiatore con la faccia sul display dello smartphone si introduca in zone "proibite", facendo scattare allarmi o irritando pastori tedeschi delegati all'antidroga.Ma anche alcune basi militari degli Stati Uniti hanno protestato, come a Honolulu: ipotetici invasori, con la scusa della caccia ai mostri dei cartoni animati, potrebbero cercare di fotografare, o impadronirsi, di informazioni sulla sicurezza nazionale.Insomma la caccia ai Pokemon si è introdotta nel reale facendo spaventare gli operatori impiegati nella sicurezza, i quali hanno altre gatte, o Pokemon, da pelare.ROMOLO RICAPITO