romolo ricapito

Voglio andare a vivere in campagna


Ma è vero che la campagna rende buoni, come diceva Oscar Wilde , massima anche citata nel romanzo Paracadute e Baci di Erica Jong?Ritengo di no, almeno stando ai racconti di chi, cercando la tranquillità di una vacanza rigenerante, ha affittato un trullo tra gli ulivi o si è affidato a bed and breakfast economici, fuori dal centro abitato, in Puglia e Basilicata.I turisti cittadini, in lamentele da me ascoltate durante una festa, erano cani idrofobi.La connesione intrenet non funzionava.Le zanzare erano in eccesso, così le mosche.I tanto decantati formaggi campagnoli acquistati nelle masserie della zona: duri e troppo stagionati.La ferrovia vicina col suo rumore disturbava. La notte c'era troppa umidità. I bambini non di divertivano, oppure, lasciati in libertà, si sbucciavano le ginocchia e occorreva disinfettarli. Ma cosa più personale e intima, il sesso. Le coppie hanno lamentato che anzichè liberare l'affettività, si è sciolto il nervosismo lungamente sopito .La troppa calma ha provocato inquietudine in camera da letto, con evidente nostalgia dell'amore consumato in città sia pure nella solita condizione di stress postlavorativo. I grilli incessanti, che si udivano cantare dalla finestra spalancata, impedivano la concentrazione mentre una balera lontana trasportava col vento i soliti ritmi salsa o da discoteca che corrompono le nostre orecchie da qualsiasi radiolina accesa.Infine l'ozio portava sonnolenza e con essa la pigrizia.I campagnoli...per forza sono tornati incattiviti e stressati, altro che Oscar Wilde.RR