romolo ricapito

Cane doppiato al cinema da un presentatore tv


Ho visto all'interno di una multisala cinematografica (quella dove guardo molti dei film che mi interessano) il poster di un film che verrà proiettato a gennaio, con protagonista un cane. Sul manifesto ho letto, bene evidenziato, che a doppiare l'animale ha provveduto non un attore professionista, ma un presentatore in quota Mediaset, molto noto e corpulento.Ho bocciato immediatamente qualsiasi idea mi fosse venuta in mente di andare a vedere quella pellicola. Personalmente, sono stufo di scrittori che pubblicano libri senza esserlo e in questo caso di non-attori che vengono introdotti nel cinema di serie A tramite loro forme di popolarità.Forse qualcunp ha deciso di fare doppiare quel cane da quel presentatore pensando che in questa maniera ci fosse un'attrattiva in più per il pubblico televisivo, per recarsi al cinema.Il cane andava doppiato da un doppiatore professionista, o da un attore professionista.Nel mondo dello spettacolo vigono delle regole non scritte.Ad esempio, gli attori di fiction e sceneggiati vengono poco o nulla utilizzati al cinema,salvo eccezioni, perché le facce del piccolo schermo vengono ritenute inopportune per quello grande.Ma comunque sempre di attori si tratta e questa rigidità riguarda anche l'esclusione dal cinema dei teatranti: potrebbe essere superata.Mi urta perciò che un vip, per il solo fatto di fare ascolti in tv (ma per un preciso pubblico e non sempre quello che poi si reca al cinema ) possa in questo, ma anche in precedenti casi, essere promosso a ruoli per i quali non è qualificato per imperscrutabili e improponibili ragioni commerciali.Romolo Ricapito