romolo ricapito

Le conduttrici "disobbedienti"


Due conduttrici attive alla Rai, una ormai puntuale in ogni stagione coi suoi talk show pomeridiani, l'altra un'attrice attualmente ritiratasi dal cinema e prestata a un programma che difende le donne dalla violenza maschile si sono "macchiate" di giudizi antipatici, se non orrendi, nei confronti di altre donne famose usando i "social".La prima ha attaccato una giornalista di stanza, momentanea, al Festival di Sanremo, in vesta di ospite, colpevole di essere troppo sexy. Per tacere di un attacco a un cantante omosessuale, definito con un termine volgare.Sgridata di sicuro all'interno dell'azienda, perché ha dovuto chiedere scusa, con le pive nel sacco e pubblicamente.Un pianto liberatorio alla vista di un mazzo di fiori inviatole in diretta tv dal marito ha sancito la catarsi della sprovveduta conduttrice, al secolo anche giornalista pubblicista, ma a corto delle più elementari regole di deontologia.L'attrice invece ha fatto peggio: nota per i film horror, ha fotografato di nascosto una nota donna politica insultandola sul web per la forma fisica non proprio da silfide.L'attacco, smaccatamente gratuito e offensivo, ha prodotto le scuse personali, tramite telefonata, dell'insultante all'insultata: perdonata..E riconfermata alla conduzione del programma di servizio nel quale è impegnata.Mamma Rai sa essere davvero una mamma affettuosa anche con i figli che sbagliano, pronta a rimbrottarli e poi a dimenticare le loro marachelle...Ma in passato non è stato così: bastava una gravidanza fuori dal matrimonio, un servizio fotografico giudicato "osceno", un'esternazione esagerata su qualcosa o qualcuno per essere cacciati a calci nel sedere.Adesso: a fronte del perdono, ecumenico, i telespettatori che pagano il canone meritano protagonisti così a corto di educazione che sproloquiano sui social network e che vengono profumatamente pagati per le loro conduzioni, che poi non risultano poi così eccellenti?ROMOLO RICAPITO