romolo ricapito

Prostituzione: capire prima di denigrare


Mi ha colpito la rabbia di una signora che telefonando al sindaco di Bari Decaro all'interno di una trasmissione di servizio di una televisione privata si lamentava del degrado urbano col grido"Maledette prostitute".La donna, residente in una zona periferica che coincide con l'esercizio del sesso a pagamento, si inalberava perché giudicava la contiguità col mercimonio oltre che inopportuna, imbarazzante e penosa.La "maledizione" (maledette prostitute) veniva reiterata, mentre il sindaco rispondeva che il fenomeno è ineliminabile e che non occorre prendersela con le passeggiatrici, in quanto per la maggio parte trattasi di straniere ingannate da malfattori sulla possibilità di lavorare "sul serio" in Italia e poi indotte a vendersi sulle strade delle nostre città.A questa il sindaco aggiungeva altre argomentazioni: che certe case sequestrate successivamente dissequestrate, rinnovavano la loro ospitalità alle cosiddette lucciole.La rabbia della signora "maledicente" è fino a un certo punto comprensibile: ella evitava , cioè, di censurare il comportamento di tanti uomini, di tutte le età, la maggior parte regolarmente e felicemente sposati, che nelle loro sortite notturne (o diurne) amano incentivare il sesso a pagamento, appunto pagando le prostitute per usufruire dei loro corpi. ROMOLO RICAPITO