romolo ricapito

Umberto Tozzi e gli "Amici" di Maria


Maria De Filippi torna, anno dopo anno, a "laureare" come cantanti professionisti dei giovani esordienti, spesso imberbi, che imparano a stare davanti alle telecamere grazie alla scuola di "Amici".Tali virgulti poi, pronto il disco di esordio, troneggiano nella hit parade vendendo molti cd, che rischiavano di scomparire.Gli scolaretti di Maria affollano e fanno affollare i centri commerciali dove il cd firmato viene sventolato da migliaia di adolescenti, preferibilmente femmine, che necessitano dell'oggetto da conservare, in questo caso appunto il disco del loro beniamino.Di conseguenza, l'idolo nuovo di zecca l'anno successivo è pronto per vincere il Festival di Sanremo, anzi no, se ci si mette un "Gabbani" di troppo.Di contrasto, ho visto una signora ritirare al negozio un 33 giri che aveva ordinato, "40 anni di Ti Amo" di Umberto Tozzi.Il divo delle canzone ormai più che sessantenne continua ad ammaliare fan della vecchia guardia, in questo caso donne, che addirittura rifiutano il cd per volere l'acquisto del vecchio, intramontabile 33 giri.Al ritmo di "Ti Amo", "Gloria", "Eva" e "Tu", canzoni dai titoli minimali, le mamme cinquantenni rinverdiscono la giovinezza riascoltando i brani dei primi amorini, o delle gite in motorino, che il Tozzi di turno proponeva.Riusciranno i nostri eroi di "Amici" a riproporsi tra qualche decennio alle fan odierne di Amici?Credo di no, in quanto un Umberto Tozzi, o tanti altri idoli degli anni Settanta, emergevano al di fuori del mezzo televisivo, attraverso le radio e i juke box, in modo certo rudimentale, ma capace di affiliare a vita i loro ascoltatori.R.R.