romolo ricapito

Sanremo Young, i want to be Sanremo Young...


Ho seguito attentamente il talent show Sanremo Young condotto da Antonella Clerici su Rai Uno. I giovani partecipanti erano e talentuosi.Mi ha stupito poi la straordinaria esibizione di due ragazze che, ho scoperto poi, avevano soltanto quattordici anni (ognuna).Tutte e due, esibitesi come soliste, rivelavano doti vocali e interpretative non comuni, da professioniste consumate.Quello che però mi ha impressionato è che per movenze, aspetto e altro sembravano delle trentenni, o addirittura delle cantanti esperte di 40-50.In pratica la loro abilità veniva inficiata dalla mancanza di freschezza, o da una eccessiva sicurezza che le trasformava in una specie di fenomeni, però in senso negativo.Ho ripensato alla Rita Pavone prima maniera, la prima teen ager della musica italiana ad avere ottenuto un grande successo, seguita subito dopo da Gigliola Cinquetti.Ebbene, tutte e due queste dive della canzone italiana, personaggi di spicco ancora oggi grazie a una bellissima carriera, alla loro età, da minorenni, sembravano appunto delle ragazzine ricche di talento e piacevano per questo.Ma non potevano essere paragonate a star affermate né avevano l'aspetto che so, di una Nilla Pizzi o di Jula De Palma.Ritornando alle piccole protagoniste del talent show condotto dalla Clerici, al di là delle loro doti, rimango inquieto davanti a ragazzine con atteggiamenti da donne adulte sul palcoscenico.Non si può a soli 14 anni atteggiarsi o porsi come star mature e navigate.ROMOLO RICAPITO