Non mi è chiaro il significato della partecipazione in gara di Luca Guadagnino alla Mostra di Venezia col film Suspiria, rifacimento di un horror di Dario Argento del '77.La versione originale portò fortuna ad Argento tanto che Suspiria è il suo film di maggior successo all'estero ed è considerato un capolavoro, anche per la stupenda scelta cromatica che decora le immagini come quadri.Nel caso di Guadagnino si è parlato di un film basato più sulla psicologia che sull'orrore.Però la trama è la stessa e il confronto con l'opera primigenia sussiste, dunque secondo me doveva questo Suspiria 2018 essere presentato fuori gara.Suspiria è interpretato dall'attrice Tilda Swinton che è la sta feticcio di Guadagnino.Nessuno ha ricordato due tra le interpreti del film originale, due nomi storici come Alida Valli e Joan Bennett, la seconda una star di Hollywood sin dai tempi del muto.Mentre l'attrice principale del"vero" Suspiria riveste una parte minore. Trattasi di Jessica Harper.L'operazione, forse più commerciale che artistica, risulta ambigua.
Suspiria a Venezia
Non mi è chiaro il significato della partecipazione in gara di Luca Guadagnino alla Mostra di Venezia col film Suspiria, rifacimento di un horror di Dario Argento del '77.La versione originale portò fortuna ad Argento tanto che Suspiria è il suo film di maggior successo all'estero ed è considerato un capolavoro, anche per la stupenda scelta cromatica che decora le immagini come quadri.Nel caso di Guadagnino si è parlato di un film basato più sulla psicologia che sull'orrore.Però la trama è la stessa e il confronto con l'opera primigenia sussiste, dunque secondo me doveva questo Suspiria 2018 essere presentato fuori gara.Suspiria è interpretato dall'attrice Tilda Swinton che è la sta feticcio di Guadagnino.Nessuno ha ricordato due tra le interpreti del film originale, due nomi storici come Alida Valli e Joan Bennett, la seconda una star di Hollywood sin dai tempi del muto.Mentre l'attrice principale del"vero" Suspiria riveste una parte minore. Trattasi di Jessica Harper.L'operazione, forse più commerciale che artistica, risulta ambigua.