romolo ricapito

Vasco nello Zingarelli. Scelta spericolata


Su Vasco Rossi che spiega il termine "spericolato" sul nuovo vocabolario Zingarelli, all'interno di una delle cosiddette "definizioni d'autore", io sono decisamente contrario.D'accordo : la musica leggera, i cantautori, fanno parte della cultura attuale e pregressa (sin dagli anni '60).La canzone d'autore, anche nell'opinione parte dei puristi, vedi in particolare con Fabrizio De Andrè , è considerata una forma di poesia a tutti gli effetti.Ma la collaborazione del celebre vocabolario col cantante di Zocca mi sembra puro marketing, atto a lanciare la pubblicazione annuale verso un pubblico nuovo di lettori.D'accordo, è stato fatto anche in passato, leggo, con 127 personalità, da Armani a Carlo Verdone.Ma mi sembra una combinazione ibrida che non mi soddisfa.E, per par condicio, non condivido neppure gli apporti dell'attrice napoletana Cristina Donadio per il termine verace, né quello di Bebe Vio per la parola "sogno".Mi sembra una trovata sull'onda dei baci Perugina.Dunque riporterei Vasco Rossi negli stadi, che riempie da lustri, o nelle classifiche , dove impera da tantissimi anni, ma lo rifiuto come linguista, non può essere lui a spiegarci l'Italiano.RR