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Dopo gli scandali della Diciottenne e delle "Veline"candidate. VERNOLA DEL PDL: "MI DIMETTO DAL PARTITO"


Lo scandalo della diciottenne che chiama Berlusconi "papi", con continue esternazioni della medesima pubblicate dal Corriere della Sera (sembra che la ragazza abbia la possibilità di contattare quando vuole il Capo del governo e di avergli fatto visita numerose volte, a che scopo non si sa) danneggerà il premier alle Europee? Sondaggi alla mano, parrebbe di no. Ma intanto un eurodeputato barese (Marcello Vernola, 1961, avvocato) lascia il Pdl disgustato dalle candidature femminili alle prossime elezioni.Egli parla, in una lettera pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno di "liste antidemocratiche, dettate dai gusti dei capi partito e dalle simpatie e antipatie dei capetti locali, ministri e non". Un duro affondo quindi: anche perchè Vernola denuncia il fatto di non essere stato candidato, nonostante le sue accertate competenze. L'avvocato quindi si scaglia contro il corso di formazione per giovani donne, "eccellenti nella recitazione e nel canto" ma la loro scelta "non può costituire un sistema democratico di scelta delle migliori candidate".Vernola fa adesso parte del Partito popolare Europeo. Ad ogni modo la diatriba Veronica versus Silvio inizia a mietere le prime vittime e i primi eccellenti dissensi.ROMOLO RICAPITO