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LINA SASTRI:ORA TRASCINANO ANCHE LEI NEL MALTRATTAMENTO DEL TORO IN BAARIA. ATTRICE ACCUSATA DI CRUDELTA'


La polemica degli animalisti nei confronti di Giuseppe Tornatore, reo di aver fatto uccidere in Tunisia un toro per dare "corpo" a una scena di Baarìa, già campione d'incasso, rischia di fermarne la corsa all'Oscar. Non soltanto: adesso ad andarci di mezzo sono anche gli attori del film. La prima degli accusati è Lina Sastri. Un curriculum cinematografico e teatrale di tutto rispetto: 2 i Nastri d'argento vinti, addirittura 3 i David di Donatello. Tanto teatro, da De Filippo a Sofocle, fino alla Medea di Euripide. E addirittura una partecipazione come cantante al Festival di Sanremo. Tutto perduto. La Sastri, che nel kolossal di Tornatore ha un doppio ruolo (la matriarca Tana  e quello di una mendicante) durante l'uccisione del toro si avvicina alla gola sgozzata dell'animale con una ciotola, per raccoglierne il sangue, che farà bere a Margareth Madè nel ruolo di Mannina, sua nipote, in un rito propiziatorio e beneaugurante per il nascituro che la ragazza porta in grembo. Orbene, secondo alcuni la Sastri doveva rifiutare di recitare in quella sequenza. Il che avrebbe significato perdere il lavoro ed essere sostituita da un'altra attrice. La Sastri, evidentemente, non se l'è sentita. Ma dopo gli attacchi della figlia di Sergio Endrigo, furibonda che una canzone del padre sia stata utilizzata come colonna sonora per un film che celebra un "massacro",  la partecipazione di Lina Sastri al film "Baarìa" è vista come fumo negli occhi dagli animalisti. Gli estremi per una denuncia di maltrattamenti per la troupe (Tornatore e Sastri inclusi) non ci sono, essendo il film girato in buona parte in Tunisia, dove la legislazione in tema di protezione degli animali è carente, se non del tutto assente. Ma ora Lina Sastri è distrutta: lei pensava di recitare in un capolavoro, non in uno snuff movie. E adesso, l'etichetta di "sadica" le si appiccicherà addosso. Mentre lei è una napoletana verace dal cuore d'oro e dai sentimenti delicati. Paragonata addirittura ad Anna Magnani dal celebre regista Nanni Loy. "Ma Nannarella, che amava gli animali e in particolare i gatti, non avrebbe mai partecipato a un film nel quale si ammazza un bovino innocente" replicano gli animalisti.ROMOLO RICAPITO