Non convincono le dichirazioni di Giuseppe Tornatore rilasciate alla chat intessuta con i lettori del Corriere della Sera. Alla domanda di un internauta sul toro ucciso all'interno del film (sequenza girata dal vero) Tornatore ha minimizzato. Sostenendo che si era inizialmente pensato di girare la sequenza in versione digitalizzata , ma completamente finta veniva male. E quindi il produttore ha ordinato al cineasta siciliano di rappresentarla dal vivo. Ma (è la pezza a colori del premio Oscar per " Nuovo Cinema Paradiso") l ' uccisione del toro è stata filmata in un mattatoio tunisino e rappresenta dunque soltanto una forma di documentario, inserita in un contesto artistico. Pietosa bugia...Scene così' brutte non si ricordavano dall'epoca di "Mondo Cane" (capostipite del cinema -documentario sensazionalista), ovvero un film di Iacopetti del 1962 che rappresentava ogni sorta di violenza in maniera grottesca e beffarda. All'interno di quel film erano infatti mostarte cruente lotte tra cani e l'uso di medicine alternative con le interiora di animali. Tornatore chiaramente ha sbagliato: e se l'eco della polemica animalista tutta italiana arriverà anche alle associazioni animaliste statunitensi, l'Oscar è bell'e perso.ROMOLO RICAPITO
GIUSEPPE TORNATORE: "IL TORO UCCISO IN BAARIA SOLO UN DOCUMENTARIO". PATETICO
Non convincono le dichirazioni di Giuseppe Tornatore rilasciate alla chat intessuta con i lettori del Corriere della Sera. Alla domanda di un internauta sul toro ucciso all'interno del film (sequenza girata dal vero) Tornatore ha minimizzato. Sostenendo che si era inizialmente pensato di girare la sequenza in versione digitalizzata , ma completamente finta veniva male. E quindi il produttore ha ordinato al cineasta siciliano di rappresentarla dal vivo. Ma (è la pezza a colori del premio Oscar per " Nuovo Cinema Paradiso") l ' uccisione del toro è stata filmata in un mattatoio tunisino e rappresenta dunque soltanto una forma di documentario, inserita in un contesto artistico. Pietosa bugia...Scene così' brutte non si ricordavano dall'epoca di "Mondo Cane" (capostipite del cinema -documentario sensazionalista), ovvero un film di Iacopetti del 1962 che rappresentava ogni sorta di violenza in maniera grottesca e beffarda. All'interno di quel film erano infatti mostarte cruente lotte tra cani e l'uso di medicine alternative con le interiora di animali. Tornatore chiaramente ha sbagliato: e se l'eco della polemica animalista tutta italiana arriverà anche alle associazioni animaliste statunitensi, l'Oscar è bell'e perso.ROMOLO RICAPITO