romolo ricapito

Loro! il film su Berlusconi del regista Paolo Sorrentino uscirà in due parti, a poca distanza, a partire da fine aprile, perché troppo lungo.
Un esperimento del genere fu tentato tantissimi anni fa col celebre Novecento, di Bertolucci,
I risultati di questa insolita programmazione potrebbero essere diversi.
Il pubblico, incuriosito, potrebbe andare a vedere il film accedendo tutte e due volte al cinema.
Oppure potrebbe stancarsi e dopo la prima visione abbandonare il progetto di andare in sala per vedere la "parte due".
Infine un parte del pubblico vedrà solo la seconda parte, desumendo quello che succede nella prima e conoscendo naturalmente l'intera storiam in quanto sono note e arcinote le vicende del capo di Forza Italia, quelle pregresse: i guai giudiziari, il Bunga Bunga etc.
Certo, l'operazione di marketing è a rischio ed è una sfida agli spettatori.
Però penso che possa riuscire al box office proprio perché di sfida si tratta.
Il pubblico, chiamato a raccolta da un richiamo così singolare, potrebbe rispondere numeroso.
Escludo a priori però, forse sbagliando, che i giovani fino ai 30 anni accorreranno in massa, in quanto affezionati ad altri prodotti, ad altro tipo di richiami.
I cinefili invece non mancheranno l'appuntamento, anche soltanto per rendersi conto di come Sorrentino ha "trasformato" cinematograficamente il personaggio del Cavaliere.
ROMOLO RICAPITO

Nel corso dell'ultima puntata di Domenica Live, su Canale 5, Giucas Casella ha ipnotizzato l'attrice Nadia Rinaldi.
Il "paragnosta" ha poi ordinato alla Rinaldi di ballare.
Eccola dunque scatenarsi in una danza forsennata, sulle note del celebre brano della disco music Lady Marmalade delle Labelle.
Il ballo diventava via via sempre più "hot" mentre Nadia Rinaldi, sempre ipnotizzata, assumeva pose e movenze sensuali e non curandosi del fatto che alla vista dei telespettatori si ponesse in evidenza il suo intimo, perché la gonna si era nel frattempo completamente alzata.
Non mi sono scandalizzato, ma sono rimasto stranito dall'esibizione, che è finita di conseguenza nella rubrica I Nuovi Mostri di Striscia la Notizia, addirittura al primo posto.
Leggo su internet che il tutto non è piaciuto: questo "intermezzo" del programma di Barbara D'Urso, è stato considerato da molti utenti poco decoroso.
Dopotutto, si tratta di un orario, quello pomeridiano e domenicale, che è in fascia protetta.
Il tutto è stato allora di cattivo gusto?
In verità si è visto di peggio, ma l'asticella di quello che si può osare si alza sempre di più, assieme agli ascolti.
Rr

La scomparsa di Fabrizio Frizzi sta facendo versare fiumi d'inchiostro, come è giusto che sia per un conduttore molto amato, da me considerato una brava persona, opinione condivisa dal resto degli italiani.
"Ci mancherà".
Questo è sicuro.
Quello che non ho mai apprezzato della carriera di Fabrizio Frizzi, sono state le trasmissioni che lo hanno portato al grande successo.
Non ho ma seguito ad esempio Scommettiamo che? che ho sempre ritenuto un programma noioso, inutile e poco interessante.
Ho evitato sempre di guardare Miss Italia, in quanto spettacolo poco decoroso che la Rai avrebbe potuto evitare di trasmettere in prima serata, per anni e anni, lasciandolo magari alle tv commerciali.
Non seguivo i suoi quiz, anche se apprezzavo, di sfuggita, la sua conduzione di L'Eredità ritenendola molto elegante.
Insomma, forse Fabrizio Frizzi è sempre stato male utilizzato, oppure ha rappresentato quel tipo di tv nazionalpopolare che a me non piace e che ritengo inutile per la crescita culturale del Paese.
Non ritengo di essere snob in quanto ho sempre apprezzato, invece, le trasmissioni di Pippo Baudo e Corrado, o di Mike Bongiorno.
RR

Ho visto in televisione un servizio che celebrava l'uscita di un nuovo disco di Mina.
Nel farlo, sono stati chiamati dei commentatori e mostrati alcuni filmati famosi delle più celebri apparizioni televisive della celebre cantante, oppure dei suoi principali successi.
Non deve stupire, ma quando si ripropone la Mina "personaggio" si rimandano in onda alcune sue canzoni celebri, come Il Cielo in Una Stanza o Le Mille Bolle Blu, della prima parte della sua carriera, oppure quelle storiche come Insieme, fino ad Ancora Ancora Ancora che coinciderebbe col periodo del ritiro dalle scene: 1978.
La domanda, che non è scontata, è la seguente: Mina è ancora attuale? Riesce sempre ad emozionare?
La risposta secondo me è sì. Essendo un monumento della canzone, quello che fa continua a interessare, anche se le sue canzoni non raggiungono forse lo stesso livello di quelle del passato.
In pratica, ogni disco (nuovo) rievoca qualche 45 giri vecchio che si è ormai fissato indelebilmente nella memoria di chi ha vissuto gli anni del suo fulgore ma anche di chi, più giovane, la riscopre adesso.
Esistono dunque due Mine: una, attuale, riparata da decenni a Lugano, considerata inavvicinabile e una, quella del passato, magari di programmi come Studio Uno o Milleluci, che era già un'icona artisticamente, ma almeno più disponibile con le televisioni e i giornali, dunque un po' più umana.
ROMOLO RICAPITO

Ho seguito la parte di Ballando con le Stelle con l'esibizione di Giovanni Ciacci con il ballerino Raimondo Todaro e che veniva contestata da un giornalista, uno dei "giudici" del programma, il quale sosteneva che il duo fosse fuori contesto.
Per chi non ha seguito la vicenda: Ciacci, gay dichiarato, ha chiesto prima della partecipazione allo show del sabato sera di far coppia nel ballo con un uomo e ciò gli fu accordato.
Le motivazioni del giornalista per non assegnare un voto sono state che il ballo dei due fosse fuori contesto, insomma la perplessità era di natura estetica.
La forza con la quale è stata fatta questa contestazione mi è sembrata fuori le righe e gratuita.
Osservando l'esibizione personalmente non ho provato nessun turbamento, anche perché accade molto spesso di osservare in televisione due ballerini dello stesso sesso esibirsi nei più svariati passi di danza, senza che questo abbia provocato nessuno scandalo.
Alla fine il giornalista che non ha gradito il ballo del duo Ciacci-Todaro ha assegnato lo zero.
Mi è sembrato che la contestazione fosse pretestuosa e volesse in realtà andare contro l'omosessualità del concorrente Ciacci.
Inoltre ho osservato come che il giornalista non fosse entrato nello spirito del gioco, che vedeva sì per la prima volta gareggiare una coppia dello stesso sesso, ma senza sottotesti morbosi o di ammiccamento alle preferente sentimental-sessuali di nessuno.
ROMOLO RICAPITO