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L'Esorcista, Ieri e Oggi

Post n°7677 pubblicato il 18 Luglio 2019 da romolor
 
Foto di romolor

Ho riguardato in televisione, a tarda notte, "L'Esorcista", considerato il film dell'orrore più famoso di tutti i tempi.
Seguendo nuovamente quest'opera, sono stato meno colpito dagli effetti scenici, dai trucchi e dallo splatter inerente il vomito e altro della ragazzina indemoniata, facendo più attenzione alla sceneggiatura.
Nel film uno dei due sacerdoti ingaggiati per l'esorcismo afferma dapprima che la ragazza interpretata da Linda Blair non può essere vittima di possessione, in quanto a una precisa domanda risponde di essere il diavolo, cosa ritenuta impossibile perché esisterebbero più demoni.
Dunque la pellicola rimanda alla tesi dei disturbi psichiatrici dei quali sarebbero affetti in realtà i presunti indemoniati.
Credo però che il film propenda per la tesi della possessione vera e propria anche perché la ragazza parla anche una lingua sconosciuta, poi la sua testa si muove a trecentosessanta gradi etc..
Ritengo dunque l'opera una via di mezzo tra il capolavoro e un prodotto commerciale fatto apposta per impressionare le grandi platee mentre è stato chiaramente, d'altra parte, il capostipite di pellicole affini di scarsa qualità che volevano soltanto scioccare gli spettatori oppure sfruttare banalmente il film originale, che ha avuto anche dei seguiti, anche se con meno successo.
Impressiona comunque che il tutto sia ispirato ad un fatto vero, pur se trasformato in un romanzo dal quale fu tratta la sceneggiatura.
A distanza di tanti anni, i dubbi degli scettici e dei laici restano: la possessione non esiste, essa è frutto della suggestione o della malattia mentale.
I cattolici o i credenti più in generale invece sono più disposti a credere a entità che si impossessano dell'anima e del corpo delle persone.
La discussione continuerà, soprattutto quando la cronaca parlerà ancora dei casi di possessione: verità o artifizi di menti malate?
ROMOLO RICAPITO

 
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Sandra Milo in tv: "auguri a Tiziano Ferro"

Post n°7676 pubblicato il 16 Luglio 2019 da romolor
 
Foto di romolor

Sandra Milo nella trasmissione Io e Te, su Rai Uno al pomeriggio, ha fatto gli auguri in diretta a Tiziano Ferro, che si è sposato negli Stati Uniti con un ricco manager discografico.
La trasmissione in questione è gay friendly: il conduttore, Pierluigi Diaco, ha dichiarato di avere sposato quattro anni fa lui il suo compagno mentre una presenza fissa che fa le domande agli ospiti è costituita da un giovane,biondo e gay , dalla lingua arguta.
Personalmente non sono a sfavore delle unioni civili tra gay ( uomini e donne) e reputo che esse devono essere accolte dalla società, perché quello che conta è la realizzazione delle persone , soprattutto quella affettiva.
Però ho letto che Tiziano Ferro vorrebbe un figlio.
Credo dunque che il popolare cantante abbia intenzione di realizzare questo suo desiderio di paternità tramite una madre surrogata, come è già stato per i colleghi Elton John e Miguel Bosè.
Su questo dissento. A tali situazioni rispondo che non è giusto che solo per il fatto che si sia ricchi e famosi si ha per forza diritto a tutto.
Al massimo Ferro potrebbe prendere un bimbo abbandonato in orfanotrofio e dargli affetto ed educazione assieme al marito ufficiale, dunque secondo me non è necessario, se esiste questa possibilità, ricorrere a madri surrogate e profumatamente pagate per sgravare
ROMOLO RICAPITO

 
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La Marini nella fontana

Post n°7675 pubblicato il 14 Luglio 2019 da romolor
 
Foto di romolor

Non sono più i tempi della Dolce Vita e il bagno nella fontana di Trevi di Anita Ekberg è un piacevole ricordo, soprattutto per i cinefili.
Non giustificato (soltanto) dal caldo invece il bagno della 52enne Valeria Marini nella fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna.
Il motivo ufficiale; la promozione del suo nuovo "singolo" Me Gusta.
Mi risulta che la Marini non abbia mai avviato ufficialmente una carriera da solista, a parte qualche blando tentativo.
Non è, insomma, Giorgia o Giusy Ferreri.
Pare però che l'immersione nello storico monumento sia stata attenzionata dai vigili capitolini e, ancora di più dagli implacabili utilizzatori dei social che hanno bocciato la Marini-Sirenetta. E lei, la Marini? Spera che i soldi della multa pagata, 550 euro, servano per ripulire Roma dai rifiuti. Un'ironia davvero...stellare!

 
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I miei primi 40 anni: non regge al tempo

Post n°7674 pubblicato il 10 Luglio 2019 da romolor
 
Foto di romolor

Ho rivisto in televisione I Miei Primi 40 anni, film dei Vanzina dell'87.
All'epoca lo giudicai un interessante ritratto di costume.
Visto oggi però, mostra tutte le sue pecche.
Risulta evidente come Carol Alt, nel ruolo di Marina Ripa di Meana, giganteggi per fisicità ma scarseggi come attrice.
Si limita a sorridere ogni tanto.
La trama poi è un concentrato di volgarità e trasgressioni.
Certamente il libro omonimo le conteneva, ma almeno erano diluite da una narrazione completa e motivata.
Nei ruoli principali, oppure importanti, attori stranieri: Pierre Cosso, Capucine,Elliot Gould,Jean Rochefort.
Il doppiaggio della Alt non corrispondeva alle parole che pronunciava, difetto che ci viene rimproverato soprattutto dagli americani.
Attori bravi di nazionalità italiana come Paola Quattrini, Teo Teocoli etc relegati in ruoli di contorno.
Nel confronto con l'oggi però l'opera dei Vanzina si evidenzia come un tentativo di creare un film diverso che non attiene soltanto alla commedia e al costume, ma è un misto di generi.
Purtroppo il cinema italiano soffre di mancanza di originalità e dunque anche un film d'epoca come I Miei Primi 40 anni, nonostante i suoi difetti, grazie al cast e a scene pur sempre accattivanti, appare riuscito confrontato a certe scadenti pellicole d'oggi che contemplano stessi cast e stesse trame.
ROMOLO RICAPITO

 
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Tigri all'assalto, le polemiche.

Post n°7673 pubblicato il 06 Luglio 2019 da romolor
 
Tag: Circo, tigri
Foto di romolor

La tragedia delle tigri che hanno aggredito il loro domatore nel barese, su istigazione di una di loro, che ha ucciso il circense.
Il tutto ha riportato d'attualità la polemica ambientalista e animalista, che vorrebbe gli animali feroci fuori dalle rappresentazioni pubbliche.
Nella trasmissione radiofonica La Zanzara Giuseppe Cruciani ha polemizzato con dei fanatici che brindavano a champagne per la morte del domatore, considerando l'aggressione della tigre un giusto riscatto dalla prigionia forzata.
La questione è complessa.
Personalmente mi è sempre piaciuto il circo tradizionale, con elefanti, tigri leoni e giraffe anche se una mentalità corrente lo vedrebbe come show degli obbrobri.
Credo che al di là di tutto i circensi e in particolare chi ammaestra belve feroci sia consapevole dei rischi ma ami così tanto questi animali da soprassedere a ciò e appassionarsi unicamente al loro addomesticamento.
Anche il gatto di casa può reagire a sorpresa a sollecitazioni non gradite graffiando il padrone col suo tipico soffiare, immaginiamoci delle tigri.
Il dramma deve essere riportato al suo contesto: una tragedia che, anche stando alle statistiche, è sempre possibile.
Lo testimoniano anche le altre tragedie avvenute altrove, tra custodi di zoo, safari turistici tra le tigri e i leoni, ma le tigri allo stato libero aggrediscono anche le popolazioni così come è riportato da tante cronache, film e romanzi.
In attesa di una legge che vieti definitivamente questo tipo di animali nella cattività, occorre riportare il fatto nella sua dimensione.
Va detto che esistono anche incoscienti che nascondono tigri e leoni nelle gabbie della propria villa o delinquenti famosi che custodivano come status symbol delle tigri in giardino.
ROMOLO RICAPITO

 
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