grillo parlante

"Halloween: la festa italiana che non dovrebbe esserci"


Da un bel pò si assiste ogni 31 Ottobre alla riedizione, in salsa tutta italiana di questa festa anglosassone, una specie di macabro carnevale.Non ho nulla contro una semplice trovata commerciale, che evidentemente ha preso piede disinvoltamente nel Bel Paese: ognuno è libero di lanciare idee, sta al prossimo raccoglierle e farle proprie..Certo fa la felicità dei produttori di maschere e costumi di carnevale, che possono lavorare 2 giorni all'anno anzichè 1, dei bambini che possono divertirsi, dei padroni dei locali notturni che hanno la scusa per alzare i prezzi dei biglietti per una notte in più..Certo è stato facile imporre una simile trovata, e certo non è una novità: l'albero di Natale, che cos'è allora? Tradizione nordica che ha quasi soppiantato il tradizionale Presepe, tanto che pure in Vaticano ormai campeggia un gigantesco abete.E Babbo Natale? Beh, almeno qui c'è di mezzo 1 santo.. Gesù Bambino non ha reclamato i diritti d'autore!Ma fermiamoci un attimo, e chiedamoci: "Ma che c'entrano con la nostra tradizione?"Io direi nulla, non tanto con la tradizione cristiana (la Befana è pagana, ma è almeno delle nostre parti, spero) ma in generale con le radici italiane e addirittura regionali, che tanto ormai va di moda preservare..Qui non voglio fare campanilismo, nè essere il solito bacchettone ma solo far ragionare sul tema dell'identità, che è di più del semplice formaggio del Trentino, dei canti sardi o dei vari dialetti.Lungi da me fare quella ridicola operazione di traduzione stile Fascista di parole inglesi in improbabili omologhe italiane, ma forse solo far riflettere: e poi per par condicio, gli Americani non potrebbero prendersi qualche festa o usanza nostra, sempre le loro dobbiamo pigliarci?!