grillo parlante

"Il pallone da guerra"


Come tutti sapete ieri si è consumato l'ennesimo episodio di cui ormai sono costellate tutte le domeniche pallonare, con l'ennesima scusa a fare da paravento: la morte di un tifoso laziale in un autogrill ad Arezzo.A parte che la dinamica di quello che è accaduto non è ancora chiara, ma pare ormai accertato che un colpo accidentale abbia raggiunto e ucciso sul colpo il ragazzo, che era rimasto coinvolto in una rissa con dei supporter juventini.Un colpo d'avvertimento di un poliziotto e poi un colpo partito nella foga della corsa: neanche un cecchino scelto con un fucile purtroppo avrebbe saputo far meglio, e perciò una tragica fatalità: in ogni modo il poliziotto colpevole subirà le conseguenze, anche se è stato un atto involontario, ma causato da fatale negligenza.E qui finisce l'episodio: quello che si è visto dopo appartiene ad un altro mondo di follia pura, che ha sfruttato l'occasione per sfogare la propria rabbia mal repressa verso chi fa rispettare la legge negli stadi e fuori, con stipendi da fame.Distruggono auto, incendiano cassonetti, assaltano edifici rubando quello vi è all'interno, picchiano giornalisti, poliziotti , ma anche gente normale..Li chiamano "tifosi", "Ultras" ma in realtà il nome è uno solo: "teppisti"E' gente che in questo caso è colorata di nero, simboli di un oltarnzismo di estrema destra ormai dilagante nelle curve di mezz'Italia, ma che in altri (vedasi G8 di Genova) sono tinti di rosso.. tutti uniti nell'avversione al normale vivere civile, piccoli bulletti da strada che riuniti in branco credono di poter fare i prepotenti verso tutti e tutto, consapevoli di avere grossi appoggi nelle società calcistiche, nel mondo giornalistico e forse pure in parlamento.Urlano la loro rabbia adesso, contro i tentativi di usurparli del potere ricattatorio che hanno assunto in questi anni di colpevole lassismo, sono insofferenti verso le regole di sicurezza recentemente adottate (e peraltro adottate solo in parte): il mondo del calcio è un pretesto, una scusa.Forse sarò drastico, ma ben si farebbe a dichiarare illegale ogni movimento organizzato di questo tipo, schedarli e reprimere con la forza il fenomeno (come ben sanno gli Inglesi), far fare il servizio d'ordine all'interno degli stadi alle società, e ristrutturare gli stadi italiani, pietosi sotto tutti i punti di vista.Se il calcio italiano e non solo deve sentirsi ricattato da questi "signori" proclamatisi Ultras, allora questo non è e non sarà mai un paese civile.Dove stiamo andando? Nessuno lo sa, ma una cosa è certa.. è necessario che le Istituzioni si sveglino, perchè il giocattolo si sta rompendo.