Il bianco e il nero

cultura dello sballo e messaggi impliciti ai giovani


Riportiamo un'ansa di oggiL'abuso di alcol fra i giovani piu' che un problema di ordine pubblico o di prevenzioni delle stragi del sabato sera e' ''una emergenza sanitaria''. E' l'allarme lanciato dal comandate dei Carabinieri dell' Emilia-Romagna, generale Gianfranco Massaro. ''Fa riflettere l'approccio al problema - ha detto Massaro - si discute del fastidio che danno i ragazzi con i loro assembramenti notturni e non del fatto che quello che bevono fa male. Bisogna prendere atto che di alcol si muore''. (ANSA).Le nostre osservazioni:Avete mai percepito il desiderio dei politici di sentire la voce di chi beve o si sballa o un'analisi approfondita di possibili rimedi esposta in modo analitico e pragmatico? Potreste fornirmi qualche riferimento bibliografico?La nostra società si preoccupa abbastanza dei giovani che scelgono lo sballo?E lo sballo è veramente una scelta, o c'è un'alternativa ragionevole?E' giusto affermare che la vita è sempre stata dura, e sono solo alcuni giovani ad essere più deboli? La forza morale dei giovani è in relazione alla struttura della famiglia e al ruolo svolto (o non svolto) effettivamente del padre?C'è una relazione tra lo stato dei giovani che scelgono lo sballo, e il criterio di non curarsi della sorte dei padri separati allontanati da casa, e della reale possibilità di continuare rapporti di qualità sufficiente coi figli?La nostra società si preoccupa abbastanza del malessere dei giovani?Una società che non si preoccupa dei mali dei giovani può essere un valido rifereimento ed esempio per gli stessi giovani?Un eventuale messaggio implicito di disinteresse della società verso i giovani può determinare una diversa propensione al rispetto delle regole da parte degli stessi giovani?Uso la formula polemica delle domande, ma mi piacerebbe realmente leggere qualche Vostro commento.Pertinace