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Geeks, Otaku, Nerds, e la sindrome di Asperger (I)

Post n°28 pubblicato il 02 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Questo è un post lungo, in tre parti. Se non siete in vena di riflessioni, passate oltre.


Ho tratto queste informazioni per lo più Wikipedia, perchè costituiscono solo la premessa maggiore del ragionamento successivo, esposto in premessa, la quale rappresenta il contenuto concettuale originale del post.
***
A. Premessa.
Osservando il nostro prossimo, qualcuno a volte chiama "stranezze" alcuni comportamenti, e questo giudizio implicitamente assume che le funzioni del pensiero umano sia assimilabili sul piano ontologico, per ogni individuo. A tal punto da poter accettare il termine di normalità, per una determinata caratteristica del comportamento.
E questo, a volte, come conseguenza dell'ideologia dell'uguaglianza, secondo la quale ogni individuo ha diritto ad eguale considerazione, dignità, opportunità, ecc. Cosa succede, quando un individuo, seguendo la propria inclinazione o intima costituzione, non si amalgama all'uguaglianza e ai grandi numeri, ma segue invece vie differenti?
Vi parliamo perciò di alcune parole che sono state coniate nel mondo anglosassone, e giapponese, che, nel linguaggio sin da ragazzi e adolescenti,  equivalgono alla parola "secchione" e "sfigato", che sono parole piuttosto ricorrenti nelle scuole, che sono normalmente percepite come offensive dai ragazzi che si sentono etichettati in tal mondo dal gruppo.
Le conclusioni del ragionamento sono queste: arricchire la conoscenza sulle caratteristiche individuali meno comuni, può donare alla persona "geek" (in prosa italiana, "coloro che  possiedono i caratteri dei geek, e perciò vengono apostrofati come sfigati), la consapevolezza di essere sì diversi, ma solo in quanto dotati di caratteristiche infrequenti se riferite a un piccolo gruppo, ma comuni a tanti se riferite a gruppi più  estesi . Queste caratteristiche possono a ragione essere ritenute come opportunità positive per lo sviluppo dell'individuo, o, almeno, per quel gruppo non piccolo di persone che nella società condividono la medesima natura.

***
B. I dati di partenza:

I. La parola Geek
Come molte parole nate "dal basso", a seconda del contesto e della competenza del parlante il termine geek può assumere diversi significati. Se una persona si autodefinisce "geek", intende la prima delle seguenti definizioni; le altre sono generalmente date da persone esterne.
·    Una persona che è interessata di tecnologia, specialmente all'informatica e ai nuovi media. Molti hacker non vogliono essere chiamati geek, ma nel linguaggio comune le due parole possono essere facilmente interscambiate.
·    Una persona con una devozione verso qualcosa in un modo che la dispone fuori dal comune. Ciò può essere dovuto all'intensità, alla profondità o al soggetto del suo interesse.
·    Un termine spregiativo per una persona con scarse capacità di socializzazione, spesso molto intelligente (Cfr. nerd). È stato ipotizzato che molte di queste persone soffrano della Sindrome di Asperger. Tardo XX secolo.
Esistono diversi tipi di geek. Il geek informatico è il più noto, ma per estensione ogni campo di studi e molte realtà culturali hanno i loro geek. Per esempio esistono geek in politica, geografia, scienze naturali, musica, storia, linguistica, sport, ma anche tra i giocatori di ogni genere, tra i radio-amatori, tra i fruitori di anime e manga (rispettivamente animazionefumetto giapponesi), più spesso detti otaku, tra gli appassionati della serie televisiva Star Trek, chiamati trekkie o trekker, e in molti altri ambiti ancora. e
Il termine geek ha sempre avuto una connotazione negativa nella società in generale, infatti essere descritti come geek tende ad essere un insulto. Il termine recentemente è diventato meno spregiativo, o persino un titolo onorifico in particolari campi o culture; ciò è particolarmente evidente nelle discipline tecniche, dove la parola è ora più che altro un complimento che indica straordinarie abilità.
*

 
Rispondi al commento:
guchippai
guchippai il 30/01/10 alle 08:39 via WEB
ho letto i tuoi post perchè anch'io ho parlato di otaku, sebbene non in maniera approfondita come hai fatto tu e senza aver consultato Wikipedia. in effetti non sapevo che avesse una pagina così dettagliata! la mia conoscenza del fenomeno è limitata al solo Giappone.
 
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