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Il bianco e il nero

Le cose belle che ci sono e ci dovrebbero essere.

 

 

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[Amor] - L'insostenibile leggerezza delle cose dell'amore.

Post n°57 pubblicato il 23 Giugno 2009 da segreteria.slmz
 

Volevamo parlare della differenza con la quale un uomo o una donna vedono e vivono l'esperienza della fine dell'amore o di una passione.

Mi è successo di inciampare in due interventi,
I. I fatti
il primo post è di http://gold.libero.it/ANNOTANDO/7253727.html, che cito:

"Si sa, quando ci si innamora..si vede la vita davanti a noi in tecnicolor.

Si sentono le farfalle nello stomaco, ed ogni bacio sentiamo suonare le campane.
A letto si fanno scintille e faville…insomma fuochi d’artificio.
Poi ci si sposa, con il passare degli anni c’è amore, c’è passione, c’è la voglia di condividere e costruire insieme.
Epoi arrivano i figli, e le notti in bianco, ed i problemi delle ratedella casa o della macchina,la sera si è stanchi o per il lavoro, o perle nottate che i figli ti fanno fare in bianco, però … quella volta chesi riesce a fare l’amore, lo si fa sempre con passione, ma proprio sec’è il tempo, altrimenti non è necessario.
Piano piano i figli crescono, la passione scema …..certo c’è amore, rispetto, ed incontri settimanali, a volte mensili!

L’amorenella coppia evolve, sia quello spirituale che quello fisico, spesso ledonne dicono che basta solo amor platonico, ricordando le scintille chesi sono fatte in passato ed arrivate ad una certa età si occupano deinipoti, del volontariato, di altro!
Colpa degli ormoni? Mha??

E l’uomo spesso non ci sta e cerca altrove.

Far l’amore in età matura è senz’altro diverso, ma l’intensità può essere la stessa, se non migliore.
Nonsi può dopo diversi anni di matrimonio andare a letto solo per sentirerussare l’altro, litigare per la coperta, e se va bene scambiarsi ilresoconto della giornata.

Detto questo..per non sentire russare mio marito e mio figlio…sono tre notti che vado  a dormire in cameretta, almeno dormo!"

a seguito del quale c'è questo commento:



"Facciofatica a rassegnarmi che il tempo passa......che le cosecambiano...cerco spesso negli occhi di mio marito quella scintilla cheaveva sempre quando mi guardava......ora, spesso il suo sguardo sembrache mi attraversi senza vedermi e questo mi fa male, molto male...nonriesco a rassegnarmi!!!!!"

 

II. La ragione
il secondo post è un articolo di "farfintadessersani", dal blog

http://www.letterealdirettore.it/rilanciare-il-desiderio-nella-coppia/, che riporto integralmente

"Rilanciare il desiderio nella coppia

di farfintadessersani

Egregio Direttore
Le scrivo perché ho un’ enorme confusione nella mia mente.
Questa mattina mi collego ad internet e trovo l’ennesimo articolo dal titolo: ”Guida per tradire e vivere felice e contenti”. Dopo due ore, sfoglio una nota rivista di psicologia e leggo: “Se il desiderio non è più al centro della coppia bisogna capire perché si è affievolito o scomparso. In certi casi potrebbe essere rilanciato da una relazione extraconiugale”
Articoli come “Tradire per imparare ad amare”, “Le dieci regole per non farsi scoprire”, si trovano, ormai, ovunque. L ’informazione di massa e gli psicologi stessi incentivano questo nuovo modo di vivere la vita.
Bisogna godersi le gioie dell’amore come emozioni rare ed uniche che quando passano sono da cogliere a volo non curandosi che si è già giurato amore e fedeltà davanti ad un altare. Poco importa se vi è già un coniuge o dei figli. L’importante è vivere le emozioni e aprirsi a nuovi mondi e esperienze.
Questo e roba simile (se non peggio) è quello che sento da un po di tempo.
Allora io qui mi fermo e chiedo ad alta voce : ma dove stiamo andando? La famiglia dove sta andando?
A me hanno insegnato che le emozioni, la dignità, il rispetto di se stessi provengono dalla famiglia , si sviluppano nella famiglia e si dirigono verso la famiglia.
Ma a me sembra non funzionare più così. La famiglia sta diventando il luogo dove far vivere le proprie bassezze umane.
Si ci sposa perché sembra che sia un passo obbligato, dopo alcuni anni si va in crisi perché le responsabilità familiari vengono vissute come un peso e non come fonti per sentirsi più ricchi a questo mondo. Ed allora l’unica soluzione alla crisi è tradire il coniuge, Il giuramento fatto dinanzi a Dio e senza saperlo la propria dignità di essere umano.
Un mio amico mi telefona e mi dice che sta attraversando un periodo di crisi con la moglie e anche lui, come tanti, ha sentito dire che una buona cura potrebbe essere un’avventura extraconiugale.
Le chat sono pieni di uomini che sotto falsi nickname e mettendo in chiaro di essere sposati cercano nuova forme di distrazioni ad una vita coniugale fatta di monotonia (secondo il loro parere).
Ancora leggo di sondaggi che hanno dimostrato che le relazioni extraconiugali sul luogo del lavoro fanno bene.
Io in questo non vi vedo niente di esaltante ma solo un utilizzare anche la sfera intima dell’individuo a servizio di una società ove si parla di sentimenti umani e di valori come degli oggetti in un mercato di libera concorrenza. Io non posso che vedervi Il più meschino dei tradimenti consumati ai danni del partner.
Quante lettere si leggono su giornali e su siti internet di donne che si dichiarano innamorate di un uomini sposati e distrutte dal dolore perché lui non lascia la moglie.
Ma scusatemi non vi è un comandamento che dice: non desiderare l’uomo-donna d’altri?
A me è venuto sempre il dubbio che per queste si trattasse di pseudo- innamoramento da competizione. Donne che si sentono appagate solo quando riescono a portare via un uomo ad un’altra donna. Donne che si sentono bene quando un uomo le confida tutto quello che non va con la moglie perché solo così si possono sentire importanti.
Io chiedo cosa c’è di bello e di soddisfacente?
Che emozione può essere organizzare e studiare incontri clandestini ed eccitanti solo perché c’è un terzo al quale tenerlo nascosto?
Poco importa se il coniuge oltre ad essere calpestato nella su dignità di essere umano e suoi sentimenti più puri l’importante è far di tutto perché non lo scopra perché lui è diventato l’oggetto grazie al quale quell’emozione non sarebbe poi così tanto forte. Il gusto del pericolo, dell’amore nascosto, difficile, complicato, la paura di essere scoperti, le interminabili attese sembrano che questi stiano diventando i nuovi valori a scapito di una famiglia che ormai sta andando allo sfacelo.
Poco importa se c’è un individuo che soffre perché l’importante è star bene è se per sentirsi meglio la soluzione è tradire facciamolo pure.
Poco importa se c’è un altro individuo che in rapporto ci mette valori come la fiducia, il rispetto e la dedizione completa.
Solo chi ha conosciuto il dolore lacinante di tradimento può comprendere il significato della dura ferita dell’anima che questo mostro provoca.
La famiglia non è più motivo di gioia, di grandi soddisfazioni, fonte inesauribile di ricchezza.
La famiglia non avrà più ragione d’esistere se , come vuole farci credere l’informazione di massa, solo grazie ad un tradimento si può tornare la sera a casa felici e contenti e l’indomani uscire più felici con l’auspicio di un nuovo incontro.
Io mi sento felice di ritornare la sera a casa con occhi e cuore pulito. Io mi sento bene ad affrontare le difficoltà che la vita di coppia prospetta, mi sento soddisfatta nel risolverle senza cadere nelle più subdole tentazioni. Emozioni per me sono l’ assaporarsi la gioia e l’attesa di mettere a mondo dei figli e vederli crescere giorno dopo giorno insieme. Ma no per molti queste sono cose da delirio.
E poi ci sono i paladini della privacy. Nelle famiglie bisogna rispettare la privicy. Vietato guardare i telefonini, il computer, nelle tasche, nella borsa dell’altro coniuge. Per favore non nascondiamoci dietro falsi opportunismi questo è solo un modo per voler proteggere un eventuale vita parallela. La privacy va protetta dagli estranei non da colui che si è scelto come compagno di vita!!!
E lo sa bene chi ha scoperto tradimenti grazie a questi moderni mezzi di comunicazioni.
Lo sa bene chi ha conosciuto la ferita del tradimento. Un mondo che ti crolla. Il ricordo di quei giorni in cui si era felici e spensierati aspettando l’ora di ritornare a casa per poter abbracciare il proprio partner e raccontare la giornata trascorsa per scoprire a posteriori che non c’era niente di star allegri poiché lui o lei erano impegnati in altro. Il triste ricordo di quei giorno in cui si vedeva assente e si pensava che avesse chissà quale problema lavorativo. Il ricordo di un giorno in cui lui diceva d’andar a far la spesa e impavido correre da lei-lui. Il ricordo di quei giorni dove per il coniuge non c’erano parole affettuose, una carezza o un bacio perché erano già stati dati o perché vi era solo il desiderio di darli ad un altro. Scuse, giustificazioni e come non bastasse l’accusa di vederci il male dove non c’era.
E anche qui interviene l’informazione di massa: chi dice che bisogna rendere pan per focaccia, chi dice che bisogna perdonare, chi bisogna ricostruirsi una vita come se fossero le cose più semplici del mondo quando hai nel cuore e nell’anima una ferita inferta da qualcuno che mentre lo faceva soddisfava un suo impulso di piacere senza morale ed alcun valore.
Come se fosse facile rialzarsi dopo essere stati investiti di proposito da un automobilista insoddisfatto al quale avevi affidato la parte più pulita dei tuoi sentimenti.
Ma io non posso far a meno di chiedermi perché?
Che importanza hanno i vecchi valori della famiglia in questa nuova società?
Perché si ci è dimentica che la vera vita nasce da quelli e tutto il resto sono momentanee soddisfazioni consumate sulla sofferenza di un altro.
Cosa ci può essere di bello in tutto ciò? La novità, il senso di rinascita così professati dai media?
E la dignità dell’uomo? E’ ricchezza dell’anima questa?

III. Conclusioni

Il limite tra l'amore sublime e passionale, e il baratro della depressione, è sottilissimo, e riguarda la legittima ricerca della felicità.

Vorremmo parlare di una via intermedia, una specie di senso di leggerezza nelle questioni dell'amore, da un lato, ed una specie di presunzione di buona fede, dall'altro. E di alcuni trascurabili concetti come la natura d'esseri mortali, e ciò che ne consegue.

Osserviamo che le conclusioni possono cambiare se nelle cose dell'amore si ritiene che una persona possa agire su queste forze, cioè orientarle, o che invece ne ne sia agito, senza arbitrio.

E così il racconto soggettivo descrive l'esperienza, e dice "a volte", "solo a volte", "ogni volta".

Noi preferiremmo dire "volta per volta", lasciando alle cose che accadono la loro libertà.

Perchè le persone agiscono anche secondo le aspettative che sentono intorno a loro, a maggior ragione, se intorno a loro c'è, in teoria o in pratica, la persona prescelta (dico "prescelta", non "la più importante").

Alcuni parlano di autostima, altri di condizionamento ambientale, altri di energia vitale.

Ma le questioni dell'amore sono serie, ed è normale che chi pensa a cose serie non abbia voglia di scherzare.

Perciò apprezziamo la grandezza di Lorenzo il Magnifico che vi infliggiamo testualmente:

Quant'è bella giovinezza
Lorenzo De' Medici

Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Quest’è Bacco e Arianna
belli, e l’un dell’altro ardenti:
perché ‘l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Queste ninfe anche hanno caro
da lor esser ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:
ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Il che significa: "tutti noi eravamo altro". e anche "tra cento anni, chi più chi meno, non ci saremo più", o "panta rei os potamòs".

IV. Le osservazioni di Celentano

La canzone dovrebbe essere dapprima essere ascoltata, (http://www.canzoni-mp3.net/testo_confessa.htm) perchè la cantilena e la melodia sono fondamendali per la comprensione dello stato d'animo (di un uomo medio e semplice) di cui vorremmo parlare. Nella nostra esperienza abbiamo trovato questa dimensione piuttosto ricorrente.

"Confessa" di A. Celentano.

Su confessa amore mio
io non sono più il solo l'unico
hai nascosto nel cuore tuo

una storia irrinunciabile
io non sono più il tuo pensiero
non sono piu' il tuo amore vero

sono il dolce col fondo amaro
che non mangi più
ma perchè

tu sei un'altra donna
ma perchè
tu non sei più tu

ma perchè
non l'hai detto prima
chi non ama

non sarà amato mai
che ne hai fatto del nostro bene
è diventato un freddo brivido

le risate le nostre cene
scene ormai irrecuperabili
io non sono più il tuo pensiero

non sono più il tuo amore vero
sono il dolce col fondo amaro
che non mangi più

ma perchè
tu sei un'altra donna
ma perchè

tu non sei più tu
ma perchè tu
tu non l'hai detto prima

chi non ama
non sara' amato mai
quando viene la sera

e il ricordo pian piano scompare
la tristezza nel cuore
apre un vuoto piu' grande del mare

più grande del mare
( Instrumental )
ma perchè

non l'hai detto prima
chi non ama
non sarà amato mai

che ne hai fatto del nostro bene
è diventato un freddo brivido
le risate le nostre cene

scene ormai irrecuperabili
io non sono più il tuo pensiero
non sono più il tuo amore vero

sono il dolce col fondo amaro che non mangi più.

 

*

Per certi versi, parlare e scrivere dell'amore passionale, con mezzi diversi dalla poesia e della musica, volerne fare un concetto coi metodi della saggistica, potrebbe distruggere l'idea primitiva dell'essenza stessa dell'amore, e non essere il mezzo migliore al servizio degli innamorati o dei loro ricordi, nè per consentire ad un lettore di poter riprodurre o simulare l'esperienza di cui stiamo parlando.

Purtroppo la poesia non è per tutti, e così a volte il "rilancio" di un amore o del desiderio può provocare cadute, una volta esaurita l'energia cinetica dello slancio amoroso.

E' per questo che, più che sul lancio, ci piace riflettere sulla gravità, che riporta a terra ciò che è nato per volare.

E i fisici direbbero che la gravità dipende dalla vicinanza di due corpi.

Per ora termino qui, ma il tema è interessante, e non può essere trattato in sintesi.
Perciò, sento che imperverserò ancora.

Se siete arrivati a leggere fin qui, anche una medaglia, e il riconoscimento che probabilmente siete persone gentili.


Però a volte sembrerebbe vero. Talvolta l'amore sembra una forza vitale la cui fonte primaria è solamente in sè stessi. E amare il proprio amato soddisfa in primo luogo l'amante, più che l'amato, nello stesso modo che celebra la vanità di lui, che perciò gradisce, che perciò si culla nella sensazione di potenza di persona sinceramente sostenuta dall'amore di un altra. Che non è mai uguale, non è mai contraria, che non è mai la stessa. Se questo è vero, significa anche, ...che se non si rinnova, potrebbe dissolversi?

E che dire poi dei due mondi? L'amore, le sue aspettative, sono le stesse per maschi e femmine? E il valore semantico delle parole maschio, uomo e padre, e femmina, donna, e madre, sono insiemi intersecati o sottoinsiemi? Quando si parla d'amore, esiste una diversa essenza, una diversa forma, una diversa simbolica, una diversa pragmatica, nel modo di rappresentarsi, che dipenda dalla soggettiva identità sessuale, o dalla percezione del proprio ruolo?

Raramente un uomo abbandonato dalla moglie dice "mia moglie non mi ama più", "mia moglie non mi vuole più". Egli dice piuttosto "mia moglie vuole separarsi", "mia moglie ha un'altro", dando così l'impressione che il focus sia sul possesso, non sulla relazione. Mah.

Poichè ho scritto di getto, è possibile che abbia scritto emerite conseguenze di improvvida assenza di ponderatezza. Alcuni le chiamano con sostantivi impronunciabili, ma la mia autocritica ha dei limiti.

Per gli indefessi, ho trovato interessante il libro "Desiderio di uomo. Desiderio di Donna?" di M. Fiumanò.

Sorrisi.

 
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