memorie

si alza il vento...


Ho deciso di uscire da quella lontana realtà che mi teneva prigioniera delle sue emozioni, ma quella che mi ritrovo davanti non mi riserva alcuna certezza né mi rasserena. E’ come se fossi di ritorno da un lungo viaggio, uno di quei viaggi spirituali che si fanno da soli alla ricerca del proprio essere…che non sempre si trova. Questo viaggio mi ha insegnato tanto, mi ha dato tanto, mi ha tolto tanto…e  mi ha cambiata tanto. Non ho rimpianti ma solo qualche rimorso…Beh, almeno posso dire di averci provato, ho rischiato e forse ho anche sbagliato, quest’ultimo non saprei, in fondo mi ha fatto vivere.  Ho messo in gioco le emozioni, le paure, i principi per  proseguire quella via che non aveva alcun margine, accecata solo dalla voglia di proseguirla senza sapere quanto mi sarebbe costato il biglietto di ritorno…perché in fondo non mi avrebbe portata da nessuna parte. A volte ci innamoriamo dell'amore e spensierati corriamo dietro ad una persona pensando che questa personifichi l'idea che abbiamo dell'amore. Ma ognuno di noi è portatore di amore imperfetto, destinato a soddisfare solo parzialmente le esigenze dell'altro. Ci innamoriamo egoisticamente per una ricerca del nostro piacere, per soddisfare esigenze di cui a volte siamo consci. Ed ora sono qui, sul punto di partenza di un’altra strada, sono un po’ stropicciata ma ancora in piedi, a guardarla mi viene solo una gran voglia di girargli le spalle, di mollare sul ciglio quella splendida visione di vita che avevo e andare via lontano…ma questo non basterebbe. Non è facile rivivere certe emozioni, confrontarsi ogni volta nel ripetersi dei giorni, gestire quegli attimi vissuti che mi hanno lasciato il segno e che come un ciclone arrivano e mi sconvolgono la mente e il cuore…e non mi danno pace. E’ in questi momenti di debolezza che mi chiedo se è servito a farmi stare meglio lasciare tutto quello che avevo anche se in fondo non era mio.  Forse si, camminando per strade nuove, anche se continuerò a cadere, crescerò…anche se quel crescere mi costerà tanta tristezza…la felicità non si può ottenere, possedere, è qualcosa di cui godi ma che non si può intrappolare in un'ampolla e farla tua per sempre, è qualcosa che passa, l'unica consolazione è che la tristezza, come la felicità, è anch'essa passeggera...non puoi possedere neanche la tristezza,  ma servirà a rafforzarmi le gambe per poter camminare a lungo,  servirà ad indurirmi il muso per incassare meglio i colpi. Cosa vuol dire essere forti? Non necessariamente non cadere, ma riuscire ad alzarsi. Non è facile alzarsi una volta che sei a terra, a volte hai bisogno che qualcuno ti tenda la mano per aiutarti, ma spesso nessuno si accorge che sei a terra, non ti vedono. E allora preferisco sdraiarmi a terra, a costo di essere calpestata pur di non disturbare nessuno. Lasciatemi sdraiata, troverò io un appoggio a cui aggrapparmi e spingermi in alto per alzarmi. Nessun dolore è inutile, lo vivrò fino in fondo, fino a non sentirlo più. Tra qualche tempo avrò la consapevolezza del costo di quel maledettissimo biglietto di ritorno e spero che la paura del prezzo troppo caro da pagare non mi faccia correre di nuovo verso quella strada.Si dice che bisogna trarre insegnamento dagli errori fatti e cercare di non ripeterli… ma cosa succederebbe se la razionalità facesse le valige con la ragionelasciando soli il sentimento e la paura???