Creato da Rosa.Mystica il 05/08/2008

Rosa Mystica

Prega per noi, Santa Madre di Dio, perché siamo resi degni delle promesse di Cristo

 

 

« Il Santo RosarioGli angeli »

...per la Santa Comunione

Post n°14 pubblicato il 11 Agosto 2008 da Rosa.Mystica
 

PRIMA DELLA COMUNIONE.

1. Ti umilierai profondamente davanti a Dio.

2. Rinuncerai al tuo fondo corrotto e alle tue disposizioni, per quanto buone te le faccia apparire il tuo amor proprio.

3. Rinnoverai la consacrazione, dicendo: “Io sono tutto tuo, mia cara Sovrana, con tutto ciò che mi appartiene”

4. Pregherai questa buona Madre di prestarti il suo cuore, per accogliervi il Figlio suo con le sue stesse disposizioni. Le dirai che ne va della gloria del Figlio suo, se verrà accolto in un cuore come il tuo, così macchiato e incostante, capace di sminuire la sua gloria o di allontanarsi da lui; ma che se ella vuoi venire ad abitare da te per ricevere il Figlio suo, lo potrà fare per il potere che ha sui cuori; e che il Figlio suo sarà, per mezzo di lei, ben accolto, senza macchia e senza pericolo di essere offeso, o respinto: “Dio sta in essa, non potrà vacillare”. Le dirai in confidenza che tutto ciò che le hai dato, dei tuoi beni. è poca cosa per onorarla, ma che, con la santa Comunione, tu vuoi farle il medesimo dono che l’eterno Padre ha fatto a lei, e che questo le renderà più onore che non il donarle tutti i beni della terra; e che infine Gesù, che la ama in modo unico, desidera ancora prendere in lei la sua compiacenza e il suo riposo. sebbene sia nella tua anima, più sporca e più povera della stalla in cui Gesù non ha avuto difficoltà a venire perché vi era presente lei. Le chiederai il suo cuore con queste tenere parole: “Ti prendo per mio tutto. Dammi il tuo cuore, o Maria!”.

DURANTE LA COMUNIONE.

Pronto a ricevere Gesù Cristo, dopo il Padre nostro, dirai tre volte:

“ O Signore, non sono degno ”,

come se dicessi una prima volta all’eterno Padre che tu non sei degno di ricevere il suo Figlio unico, a causa dei tuoi cattivi pensieri e ingratitudini nei confronti di un così buon Padre, ma che ecco Maria, la sua serva: “Ecco la serva del Signore! “, che fa al posto tuo e ti dà fiducia e speranza singolare verso la sua Maestà: “Tu solo, o Signore, mi fai riposare al sicuro!”.

Dirai al Figlio: “O Signore, non sono degno...”. Che non sei degno di riceverlo, a causa delle tue parole inutili e cattive, e della tua infedeltà nel suo servizio; ma che tuttavia lo preghi di avere pietà di te, poiché lo fai entrare nella casa della sua Madre e della tua, e che non lo lascerai andarsene senza che sia venuto ad alloggiare presso dite: “Lo strinsi fortemente e non lo lascerò finché non l’abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice”. Lo pregherai di alzarsi e di venire nel luogo del suo riposo e nell’arca della sua santificazione: “Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l’arca della tua potenza”. Gli dirai che tu non riponi alcuna fiducia nei tuoi meriti, nella tua forza e nella tua preparazione, come Esaù, ma in quelle di Maria, la tua cara Madre, come il piccolo Giacobbe nelle cure di Rebecca; che, pur essendo tu peccatore e come Esaù, osi avvicinarti alla sua santità, sostenuto e ornato dei meriti e delle virtù della sua santa Madre.

Dirai allo Spirito Santo: “O Signore, non sono degno...”. Che non sei degno di ricevere il capolavoro della sua carità, a causa della tiepidezza e della cattiveria delle tue azioni e per le tue resistenze alle sue ispirazioni, ma che tutta la tua fiducia è Maria, la sua fedele Sposa; e dirai con san Bernardo: “Questa è la mia più grande fiducia; questa è tutta la ragione della mia speranza”. Potrai anche pregarlo di venire ancora in Maria, sua indissolubile Sposa: che il suo grembo è puro come non mai, e il suo cuore sempre ardente; e che senza la sua venuta nella tua anima, né Gesù, né Maria saranno mai formati, né degnamente accolti.

DOPO LA SANTA COMUNIONE

Rimanendo interiormente raccolto e con gli occhi chiusi, dopo la santa Comunione farai entrare Gesù Cristo nel cuore di Maria. Lo consegnerai a sua Madre, che lo riceverà con amore, gli darà un posto d’onore, lo adorerà profondamente, lo amerà in modo perfetto, l’abbraccerà strettamente e gli renderà in spirito e verità molte delicatezze che sono sconosciute a noi nelle nostre fitte tenebre.

Oppure rimarrai profondamente umiliato nel tuo cuore, alla presenza di Gesù dimorante in Maria. O starai come uno schiavo alla porta del palazzo del Re, dove egli sta parlando con la Regina; e mentre essi parlano tra loro, senza aver bisogno di te, te ne andrai spiritualmente per cielo e per terra, invitando tutte le creature a ringraziare, adorare e amare Gesù e Maria al posto tuo: “Venite, prostrati adoriamo..”. O ancora, chiederai tu stesso a Gesù, in unione a Maria, l’avvento del suo regno sulla terra per mezzo della sua santa Madre, oppure la divina sapienza, o il divino amore, o il perdono dei tuoi peccati, o qualche altra grazia, ma sempre per mezzo di Maria e in Maria; dirai, togliendo lo sguardo da te stesso: “Signore, non guardare i miei peccati “, ma “gli occhi tuoi vedano in me solo i meriti e le virtù di Maria”. E ricordando i tuoi peccati, aggiungerai: “Un nemico ha fatto questo..”; sono io stesso il mio peggior nemico che mi sta addosso e che ha commesso questi peccati; oppure: “Liberami dall’uomo iniquo e fallace”; oppure: “Tu devi crescere e io invece diminuire”; Gesù mio, bisogna che tu cresca nella mia anima e che io diminuisca. O Maria, bisogna che tu cresca presso di me e che io sia meno di quello che sono stato. “Siate fecondi e moltiplicatevi...”: Gesù e Maria, crescete dentro di me e moltiplicatevi al di fuori, negli altri.

Vi è una quantità di altri pensieri che lo Spirito Santo ti suggerisce e ti ispirerà se davvero sarai raccolto, mortificato e fedele a questa grande e sublime devozione che ti ho ora insegnato. Ma ricordati che più lascerai agire Maria nella tua Comunione, e più Gesù sarà glorificato; più lascerai agire Maria per Gesù e Gesù in Maria, più tu sarai nell’umiltà profonda e li ascolterai con pace e silenzio, senza preoccuparti né di vedere, né di gustare, né di sentire, poiché ovunque il giusto vive di fede, specialmente nella Santa Comunione, che è un atto di fede: “Il mio giusto vivrà mediante la fede”.

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