Rosa Mystica
Prega per noi, Santa Madre di Dio, perché siamo resi degni delle promesse di Cristo
Lanostra lode, la nostra adorazione non devono essere rivolte a Maria nè ai santi,nemmeno quando si tratta degli angeli o degli arcangeli. La nostra lodee il nostro culto vanno indirizzati solo a Dio e al Figlio suo GesùCristo. Maria, gli angeli e i santi sono solo servitori suoi, che Dio, nella sua immensabontà, mette anche al servizio di noi uomini.
Signore, pietà Padre del cielo che sei Dio, abbi pietà di noi Gesù, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di noi Sii indulgente, perdonaci, Gesù Da ogni male, liberaci, Gesù Agnello di Dio,che togli i peccati del mondo, perdonaci o Signore Preghiamo: Dio onnipotente ed eterno che ci hai voluto salvare nel nome del tuo figlio Gesù, poichè in questo Nome è riposta la nostra salvezza, fa' che in ogni circostanza sia per noi segno di vittoria. Per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen. |
Gesù è la Parola di Dio che si è fatta uomo. Egli è il volto di Dio che si è fatto conoscere a noi. Il Padre ha mandato il suo Figlio per salvarci, per insegnarci il cammino che conduce a Lui. Propositi e attenzioni: Ritorniamo a leggere il libro dei Vangeli, per riprendere contatto diretto con ciò che Gesù ha detto e ha fatto. Iniziamo da alcune pagine particolarmente illuminanti, come il racconto delle tentazioni e delle scelte di Gesù (Mt 4), il discorso della montagna (Mt 5), l’incontro di Gesù con i discepoli di Emmaus (Lc 24). Recitare ogni giorno: Inno “Veni Creator Spiritus” Se possibile partecipare alla Santa Messa |
“È per mezzo di Maria che Gesù Cristo è venuto al mondo, ed è ancora per mezzo di lei che egli deve regnare nel mondo” (Trattato della vera devozione a Maria, n. 1). Per questo dobbiamo conoscere il posto e il ruolo che Dio ha assegnato a Maria nella storia della salvezza e quindi anche nella storia nostra, come persone in cammino verso Dio. Già nell’Antico Testamento viene prefigurata la presenza di Maria nel piano di Dio e nel Nuovo Testamento, Gesù nasce da Maria e rimane alle sue dipendenze fino all’età adulta. Maria è presente all’inizio della vita pubblica di Gesù. poi ai piedi della croce e infine alla Pentecoste. Maria è collaboratrice dello Spirito Santo nel formare Gesù e darlo al mondo. Ella continua ad essere presente ora, nel tempo della Chiesa, che è il tempo dello Spirito Santo, fino alla fine dei secoli. Maria è la donna fedele (cioè donna di fede), in ascolto di Dio, docile, disponibile e obbediente. È la donna in preghiera, per conoscere ciò che Dio vuole da lei. È la madre di Gesù e nostra. È la donna che offre a Dio se stessa, Gesù Cristo, il mondo intero e tutti noi. È donna di speranza (mai disperata), perché sa che i piani di Dio alla fine trionfano. È donna di carità, perché spende tutta la sua vita per gli altri. Nel nostro cammino verso la santità, cioè verso Dio, dobbiamo imitare Maria. Come lei accogliere la chiamata di Dio ad essere madre di Gesù e a portarlo agli altri, aiutando la fede degli altri. Maria ha risposto con prontezza, generosità, perseveranza. I frutti dell’azione di Dio in Maria: ella è la donna pienamente realizzata, serena anche davanti alla sofferenza, capace di gioire e di portare la gioia negli altri. Sono i doni dello Spirito Santo: pace, gioia, sapienza, disponibilità. In Maria Dio ci ha dato l’immagine di come noi dobbiamo essere e di come saremo: Maria Vergine-Madre, Immacolata, Assunta in cielo. Per noi significa: pienamente disponibili a Dio (verginità), capaci di vincere il male (immacolati), destinati a essere pienamente in Dio (assunti). Propositi e attenzioni: Qual è la nostra chiamata e vocazione? Nello stato di vita che ci è proprio, siamo tutti chiamati ad accogliere Dio e a portarlo agli altri. Come lo facciamo? Siamo come Maria: pronti, generosi, perseveranti? Meditiamo i doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio. Inno “Veni Creator Spiritus” Se possibile partecipare alla santa Messa |
Nella vita spirituale è importante conoscere bene anche noi stessi, altrimenti ci possiamo ingannare, o illudere, oppure non avere il coraggio di fare il bene perché pensiamo di non esserne capaci. Ognuno di noi ha delle buone qualità. Non dobbiamo pensare di non valere nulla: il Signore ha fiducia in noi e ci vuole come suoi collaboratori. La vita di ciascuno è infatti preziosa agli occhi del Signore. Egli è andato in cerca della pecora smarrita; ha aspettato il ritorno del figlio che si era allontanato da casa. Quali sono le nostre buone qualità, i nostri talenti? Sensibilità, generosità, bontà, disponibilità, discrezione, amabilità, dolcezza, intelligenza, forza di volontà, senso dell’organizzazione, creatività, capacità di collaborare con gli altri, pazienza, perseveranza. Cerchiamo di conoscere i talenti che Dio ci ha dato. Possiamo farci aiutare in questo da chi ci conosce: il marito, la moglie, i figli, i genitori, gli amici, un sacerdote. Ma abbiamo pure i nostri limiti e difetti. I limiti: la poca salute, la paura, la timidezza, una grande emotività, la mancanza di fiducia in noi stessi, poco senso pratico. I limiti non sono delle colpe. Siamo fatti così. I difetti invece possono essere colpevoli: essere arroganti, presuntuosi, violenti, superbi, distratti, egoisti, avidi. I difetti si possono correggere se li conosciamo e vi facciamo attenzione. Possiamo riuscirci con il tempo, senza pretendere di essere subito perfetti, ma confidando nella misericordia del Signore, facendoci aiutare, pregando. I nostri limiti dobbiamo invece accettarli serenamente. Non dobbiamo pretendere di fare ciò che veramente è al di là delle nostre possibilità. Questo ci ricorda che solo Dio è grande e che noi siamo poca cosa; ci mantiene nell’umiltà, ma anche nella fiducia e nell’abbandono a Dio. La nostra natura umana è stata salvata da Gesù Cristo. Dobbiamo perciò credere che il Signore può compiere molte cose in noi, nonostante le debolezze e i limiti nostri. Per mezzo nostro egli può compiere meraviglie, senza che noi sappiamo come. Propositi e attenzioni: Chiediamo la conoscenza di noi stessi, per offrire tutto a Dio: le buone qualità, perché siano a servizio del bene, a vantaggio degli altri e non per il nostro interesse; e i limiti e i difetti, perché il Signore ci aiuti a superarli, o ad accettarli con semplicità. La Santa Vergine, scrive san Luigi Maria, ci presenta al Signore come su un vassoio d’oro; se ci sono difetti e debolezze, ella supplisce con la grazia che ci ottiene da Dio. Recitare ogni giorno: Inno “Veni Creator Spiritus” |
Ciò che conta, secondo lo spirito del mondo, è stare comodi e non avere problemi, mentre Gesù ci insegna ad andare incontro ai problemi degli altri e ad affrontare con serenità i propri. Gesù ha aiutato tutti: chi era malato, chi era in crisi, chi non era apprezzato. Egli ha dato la sua vita per noi, giorno dopo giorno, fino alla morte in croce. La mentalità del mondo è di voler essere qualcuno, essere importante, poter comandare, fare bella figura, essere ricchi per mostrare che siamo persone che contano. Nel mondo si cerca di essere furbi e forti più degli altri. Gesù ci ha detto invece che ciò che conta è volersi bene, la carità, l’amore. Perciò bisogna essere gli uni a servizio degli altri, disponibili e capaci di trovare gioia in questo. Dobbiamo saper accettare anche i nostri limiti, senza pretendere di fare tutto; ma nello stesso tempo dobbiamo sapere di poter essere utili agli altri, nelle piccole cose di ogni giorno, nel consolare chi è in difficoltà, nell’incoraggiare sempre, nel non creare divisione, ma unità; nel saper vedere il Signore che opera nelle circostanze della vita. Di fronte alla gioia degli altri, spesso lo spirito del mondo porta ad essere invidiosi. Invece dobbiamo ringraziare il Signore nel vedere le buone qualità degli altri. Di fronte al dolore, chi non ha fede è tentato di ribellarsi, anche senza potere cambiare le cose. Il vangelo ci insegna ad avere serenità, a pensare che Dio è per noi un Padre amoroso, che ci conduce per mano; non dobbiamo mai disperare, ma prendere le cose ogni giorno con pazienza. A volte in questo modo possiamo migliorare la nostra situazione; altre volte il Signore ci dà la forza per sopportare le sofferenze. Nel mondo, attorno a noi, c’è il male; tante cose che non vanno come il Signore vorrebbe. Chi non ha fede non si preoccupa di questo. Gesù invece ci invita a impegnarci per vincere il male, senza lasciarci scoraggiare se vediamo che occorre molto tempo e che non otteniamo subito i risultati che vorremmo. Dobbiamo avere fiducia che il Signore può aiutarci a vincere ogni forma di male. Propositi e attenzioni: Cerchiamo di togliere da noi quello che ci può essere ancora di mondano: desiderio di apparire, di imporci sugli altri, l’invidia, lo spirito di ribellione. Riponiamo fiducia nel Signore. sull’esempio della Santa Vergine, che non ha guardato a ciò che pensavano gli altri, ma ha detto unicamente al Signore: “Eccomi, si faccia di me secondo la volontà di Dio “. Recitare ogni giorno: Inno “Veni Creator Spiritus” |
Il mese di preparazione alla consacrazione suggerito dal Montfort intende essere un richiamo per tutta la vita: si tratta, quindi, di un impegno ascetico che ci deve accompagnare sempre. Del mese, il Santo offre una traccia suddivisa in quattro tempi. Un tempo, per liberarsi dallo spirito del mondo: occorre preparare il terreno, rivoltarne le zolle. Diremmo, con linguaggio evangelico, che non si può mettere il vino nuovo in otri vecchi (cfr Mt 9,17). Segue una settimana finalizzata alla conoscenza di sé ed al pentimento dei propri peccati. Le due settimane finali tendono ad una conoscenza migliore di Maria e di Gesù: conoscenza che, per sua natura, dovrebbe portare a convinzioni profonde, ad assimilare ed interiorizzare i principi di fede a tal punto da segnare una svolta nella nostra vita. Per questo si suggerisce pure, a conclusione del mese, di accostarsi al sacramento della penitenza. |
La Consacrazione al Cuore Immacolato è un grande dono del Signore. ***
La preparazione si suddivide in un periodo di 4 settimane: la prima di preghiera e raccoglimento per imparare a vincere l'attaccamento alle cose del mondo e in un successivo periodo di 3 settimane di esercizi per raggiungere, per mezzo di Maria, il maggior grado possibile di spiritualità. Prima di tutto è consigliato di leggere il libro "TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE ALLA SANTA VERGINE" di San Luigi Maria Grignion da Montfort |
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