L'ASSOCIAZIONE VODISCA A CAUSA DI IMPEGNI LEGATI AD ATTIVITA' FUORI SEDE, SI SCUSA PER NON AVER SEGNALATO IL GIORNO 2 APRILE, NELLA RIBURICA "OGGI MORIVA...E NOI LO RICORDIAMO" CALOGERO CANGELOSI E LE VITTIME DELLA STRAGE DI PIZZOLUNGO SCOMPARSE TRAGICAMENTE IL GIORNO 2 APRILEPER TANTO, CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO E RIMEDIAMO CON QUESTA MAIL
OGGI, 2 APRILE, MORIVANO... Con la strage di Pizzolungo la
mafia intende uccidere il sostituto procuratore
Carlo Palermo, trasferitosi da
Trento a
Trapani nel febbraio del
1985 per seguire le indagini su un traffico di armi. Il 2 aprile del
1985, sulla strada statale che attraversa
Pizzolungo, posizionata sul ciglio della strada statale, un'
autobomba è pronta per l'attentato al sostituto procuratore Carlo Palermo. In prossimità dell'auto carica di
tritolo l'auto di Carlo Palermo viene superata da una utilitaria. L'autobomba viene fatta esplodere comunque nella convinzione che sarebbe saltata in aria anche l'auto di Carlo Palermo.L'utilitaria invece fa da scudo all'auto del sostituto procuratore che rimane solo ferito. Nell'utilitaria esplosa, muoiono dilaniati Barbara Asta e i due figli gemelli Salvatore e Giuseppe.Con il giudice
Carlo Palermo rimangono feriti anche i tre agenti della scorta, La Porta Salvatore, Raffaele Mercurio e Antonio Ruggirello. Nel
2004, in primo grado sono stati condannati
Balduccio Di Maggio,
Vincenzo Virga e
Riina quali mandanti della strage. Per quanto riguarda gli esecutori, in primo e secondo grado sono stati condannati
Gioacchino Calabrò, Vincenzo Milazzo, Filippo Melodia. Ma la sentenza è stata cassata nel ’91 perché gli imputati non avrebbero commesso il fatto. Tra quei giudici c’era
Corrado Carnevale.
Calogero Cangelosi (
2 aprile 1948), esponente del
Partito Socialista Italiano e sindacalista, segretario della Camera del Lavoro di
CamporealePER L'AFFETTO CHE CI LEGA ALLA FAMIGLIA ASTA E IN PARTICOLARE A MARGHERITA, CON LA QUALE ABBIAMO TRASCORSO MOMENTI IMPORTANTI IN TERRA POLACCA, VODISCA PUBBLICHERA' SUL SUO SITO NUMEROSE INTERIVSTE E DOCUMENTI RIGUARDANTI LA STRAGE DI PIZZOLUNGO